Il governo di Ankara

Il governo di Ankara Il governo di Ankara «La pena di morte un ostacolo? Siamo disposti ad abrogarla» ANKARA. Pur di ottenere dall'Italia l'estradizione di Abdullah Ocalan, il governo turco ò disposto ad abrogare la pena di morte. Sarebbe rimosso così un ostacolo alla consegna del leader dei guerriglieri curdi. Il codice italiano di procedura penale vieta esplicitamente la concessione dell'estradizione in un Paese dove per il reato commesso è prevista la pena capitale. Ed è il caso di Ocalan. Il giornale «Milliyet» ha scritto che, poche ore dopo avere appreso dell'arresto del leader guerrigliero, il ministro turco della Giustizia, Hasan Deniskurdu, ha manifestato l'intenzione di preparare una proposta di legge abrogativa della pena di morte per sottoporla la settimana prossima al Parlamento. Se tale iniziativa andasse in porto sarebbe facilitata anche l'estradizione dalla Francia di un capo mafioso turco, Allattili Calcici, condannato a morte per omicidio e al centro di uno scandalo su presunti rapporti mafiosi del vertice dello Stato, primo tra tutti il premier Mesut Yilmaz. La pena di morte è tra l'altro uno dei principali ostacoli all'ingresso a pieno titolo della Turchia nell'Ile. L'ultima esecuzione in questo Paese risale al 1984: fu impiccata una donna condannata per tre omicidi. Durante il colpo di Stato del 12 settembre del 1980 furono eseguite 48 condanne a morte. |Agi-Ap]

Persone citate: Abdullah Ocalan, Hasan Deniskurdu, Mesut Yilmaz, Ocalan

Luoghi citati: Ankara, Francia, Italia, Turchia