«Alitalia-Klm, fusione di fatto»

«Alitalia-Klm, fusione di fatto» «Alitalia-Klm, fusione di fatto» Roma smentisce: nessuno scambio di azioni AMSTERDAM. Accordo fatto, firma il 27 novembre, «di fatto sarà una fusione AlitaliaKlm», annuncia dall'Olanda il quotidiano «de Volkskrant», citando fonti vicine all'operazione. Roma precisa: «Niente fusioni, non ci sarà un passaggio di quote azionarie, come ha più volte confermato Alitalia», ma precisa che la collaborazione sarà davvero molto stretta, con il personale di terra - ad esempio - al servizio di entrambe le compagnie. «E la conclusione delle trattative per l'alleanza, sottolineiamo alleanza - aggiungono alla compagnia tricolore - non è mai stata in dubbio: abbiamo sempre detto "fine novembre"». Il giornale olandese aggiunge però qualche particolare che Alitalia non commenta. Innanzitutto la separazione fra le attività passeggeri e merci: le due compagnie avrebbero già concordato il piano di scorporo delle attività in due divisioni distinte guidate da altrettanti gruppi di dirigenti. In più, l'unione di tutte le rotte (è già avvenuto con i voli diretti per Johanne- sburg), su Asia, Africa e sui voli interni italiani. Dalla fusione virtuale, non sgradita ai mercati visto che ieri il titolo Alitalia è salito in Borsa quasi del 3%, rimarrebbero escluse le proprietà delle rispettive flotte e la gestione del personale, che continuerà ad avere gli esistenti contratti. Fonti di Klm ritengono che un piccolo numero di rotte possa non confluire nella joint venture. L'accordo bilaterale «cieli aperti» raggiunto due giorni fa tra gli Stati Uniti e l'Italia, significa comunque che Alitalia può ora partecipare alle operazioni sulle rotte transatlantiche nel binomio Klm-Alitalia. E, di riflesso, che ogni vettore italiano può cominciare voli di linea sugli scali nordamericani. L'alleanza con la compagnia olandese dovrebbe, secondo i piano dell'amministratore delegato Domenico Cempella, grossi vantaggi ad Alitalia: entro il 2001 il fatturato dovrebbe aumentare di 400 milioni di dollari (circa 670 miliardi), da aggiungere ai benefici prodotti con i risparmi sui costi e dall'incremento dell'offerta sul territorio nazionale. Il mercato interno è infatti con siderato uno dei più ricchi di potenzialità, considerato che solo il 4% degli italiani viaggia in aereo contro il 10% dei cit tadini della Germania e della Francia. Klm era stata individuata dà Cempella come l'alleato ideale «il più complementare e più disponibile allo sviluppo dello scalo di Malpensa». L'accordo che sarà firmato a fine mese creerà il primo gruppo mondiale nel traffico merci, il se condo sulle rotte interconti nentali e il terzo a livello in ternazionale. Le stime sui benefici sono comunque incomplete. Gli obiettivi reali, secondo Cem pella, dipendono da ciò che le due compagnie, unite, riusciranno a fare non solo in termini di riduzione dei costi con organizzazioni uniche per i servizi di terra e la manutenzione, ma anche per la vendita e l'«information tecnology». [b. g.] Domenico Cempella, amministratore delegato di Alitalia

Persone citate: Cempella, Domenico Cempella