Il gruppo Miroglio cresce all'estero di Giuseppina Fiori

Il gruppo Miroglio cresce all'estero TESSILE Continua il decentramento, affari in Tunisia Il gruppo Miroglio cresce all'estero ALBA. Continua il decentramento produttivo all'estero del gruppo tessile Miroglio, iniziato oltre vent'anni fa. L'azienda, di cui è amministratore delegato Franco Miroglio, lo considera da tempo una necessità per far fronte alla competizione internazionale. Dopo il recente annuncio di una nuova stamperia in Bulgaria, operativa nel Duemila, il gruppo del tessile-abbigliamento è impegnato in investimenti in Tunisia con nuove joint-venture. Una fabbrica con modernissimi telai ha già iniziato a produrre e sarà a pieno regime, con lavorazioni a ciclo continuo, nel '99. L'obiettivo è di arrivare a produrre 7-8 milioni all'anno di tessuti grezzi di cotone e di altre fibre, che potrebbero salire a 12 milioni. Si prevedono 130-140 addetti. Alcuni tecnici tunisini hanno frequentato stage in Italia (la Mirog);o aveva già in passato una tessitura in Tunisia, chiusa perché i macchinari erano obsoleti e non era più competitiva). Il trend della holding albese continua ad essere positivo: secondo le stime, nel '98, il gruppo dovrebbe raggiungere i 1.500 miliardi di fatturato contro i 1.424 miliardi del '97 e con una crescita degli utili (l'anno scorso erano stati pari a 96,6 miliardi). Franco Miroglio lascerà nei prossimi mesi la guida del gruppo al figlio Edoardo. Il passaggio delle consegne è previsto per il 30 gennaio '99: a 75 anni e dopo 54 di lavoro, il ragionier Miroglio lascerà l'incarico di amministratore delegato. L'avvenimento sarà celebrato al Teatro Sociale: pare che sia stato invitato Luciano Pavarotti a tenere un concerto per i dipendenti. Pavarotti ha già un legame con Alba: nel '90 aveva ri- cevuto il maxi-tartufo che la capitale delle Langhe assegna ogni anno a personaggi famosi. Intanto, le organizzazioni sindacali stanno ultimando la preparazione della piattaforma per il rinnovo del contratto integrativo aziendale della Miroglio. Sono già state tenute riunioni e nei prossimi giorni partiranno le assemblee negli stabilimenti. I punti di maggior rilievo riguardano salario, investimenti ed occupazione. Pur confermando l'interesse allo sviluppo all'estero per essere competitivi (si parla di investimenti in paesi stranieri per duecento miliardi nei prossimi anni) la Miroglio ha sempre sostenuto di non voler abbandonare il Piemonte, come dimostrano i 500 miliardi investiti negli ultimi anni. Dopo la crisi del 96 e il piano di ristrutturazione della divisione tessuti, l'azienda torna ad assumere: sono una trentina i nuovi dipendenti nelle fabbriche del Cuneese. Tra le ultime realizzazioni ci sono anche i due stabilimenti di Taranto. Il colosso industriale è presente in venti Paesi del mondo con società produttive, commerciali, finanziarie ed occupa quasi seimila persone. Giuseppina Fiori Franco Miroglio tra breve passerà il testimone al figlio Edoardo

Persone citate: Franco Miroglio, Luciano Pavarotti, Pavarotti

Luoghi citati: Alba, Bulgaria, Italia, Piemonte, Taranto, Tunisia