Scioperi, due giorni di tregua

Scioperi, due giorni di tregua In calendario mercoledì l'astensione dal lavoro degli insegnanti aderenti ai Cobas. Ieri traffico in tilt a Milano Scioperi, due giorni di tregua Da lunedì riprendono i ferrovieri ROMA. Due giorni di tregua. Il triste bollettino riprenderà la settimana prossima. Lunedì: sciopero di 24 ore, a partire dalle 21, dei macchinisti aderenti al Comu, dei ferrovieri e dei capistazione Ucs. Le Fs preannunciano che «già da domani potranno verificarsi ritardi e soppressioni» e che «i passaggi a livello potrebbero risultare non protetti». Mercoledì: sciopero nazionale dei Cobas scuola. Venerdì: sciopero dei dipendenti aeroportuali. Poi a fine mese toccherà ai traghetti (a rischio i collegamenti Civitavecchia-Sardegna) e ai dipendenti del ministero del Tesoro di Latina. Così tre milioni e mezzo di dipendenti pubblici e di pensionati, potrebbero ricevere in ritardo stipendi e tredicesime. Il 14 dicembre poi altro sciopero indetto dalla Fisast-Cisas che riguarderà ferrovie e autostrade. Ieri invece bloccata Milano, per lo sciopero degli autoferrotranvieri: adesione del 70%, metrò quasi in tilt, traffico impazzito, tram e autobus a singhiozzo dalle 8,45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio. «In materia di scioperi qualcosa non funziona», dice il ministro del Lavoro Antonio Bassolino. Per il ministro dei Trasporti Tiziano Treu «così non si può più andare avanti, non possono più continuare questi scioperi indetti anche da sigle poco rappresentative». Si infiamma quindi il dibattito sulle «nuove regole». I sindacati sono sul piede di guerra. Ugl, FitCisl e Cisal attaccano Cofferati preso di mira anche da Bertinotti: «Un sindacato che se la prende con gli scioperi è un paradosso, bisogna ragionare sulle cause e non sugli effetti». Ma il segretario della Cgil, d'accordo con la Cassazione sulla decisione di av¬ viare la conciliazione prima della precettazione, risponde subito per le rime: «Chiedete ai cittadini se sono soddisfatti di come vanno le cose. Quando cominciammo a discutere sulle norme del diritto allo sciopero Bertinotti era sindacalista, forse n'è dimenticato». E rilancia: «Le sanzioni contro lo sciopero selvaggio vanno affidate subito al Garante Giugni. Noi proponiamo una sorta di accordo quadro per i servizi sul modello del patto del luglio '93». Ma il suo sindacato ormai è spaccato. Per il segretario confederale Gian Paolo Patta «le agitazioni non possono essere limitate d'autorità». E intanto proseguono le polemiche per la dura presa di posizione di Treu. I controllori di volo di Milano pre¬ cettati ieri protestano: «E' sconcertante e scandaloso che un ministro si attivi per uno sciopero locale». Si attende con ansia quindi il tavolo previsto per martedì tra Treu, Bassolino e il sottosegretario alla presidenza Bassanini. In discussione soprattutto «la regolamentazione delle rappresentanze». Troppe le settecento sigle sindacali nel settore dei trasporti. E «una legge elettorale» è pronta alla Comissione lavoro della Camera. La annuncia Fabio Mussi, capogruppo dei deputati ds. Relatore Pietro Gasperoni: «E' una proposta di "disboscamento" per definire i sindacati che possono promuovere lo sciopero». Giovanni Lamberti LE NUOVE REGOLE DEI TAXI ■ L'orario minimo sarà di sei ore, i tassisti saranno liberi di decidere quanto far circolare la vettura nella giornata. ■ La commissione consultiva lavorerà sull'ipotesi di turni di minimo 7 ore e mezzo, a cui andranno aggiunte due ore facoltative. • Il tassametro rimarrà uguale in tutte le vetture, ma sarà fissato solo il tetto massimo della tariffa. Scompare invece la soglia minima attuaie, di 4500 lire. ■ Gli operatori potranno dunque prevedere convenzioni, abbonamenti e riduzione per supplementi e costo fisso di inizio corsa. ■ Le novità in materia di turni e tariffe entreranno in vigore fra quattro mesi.

Luoghi citati: Civitavecchia, Latina, Milano, Roma, Sardegna