«Miliardi in nero al Milan»

«Miliardi in nero al Milan» E Le accuse sono di omessa dichiarazione dei redditi e frode fiscale «Miliardi in nero al Milan» La Finanza denuncia 12 giocatori MILANO. Calcio di rigore contro 11 Milan delle stelle: a tirarlo è una donna, il sostituto procuratore Bruna Albertini, che ieri ha iscritto nel registro degli indagati 12 campioni della squadra rossonera con accuse che vanno dall'omessa dichiarazione dei redditi alla frode fiscale vera e propria (reato ques'ultimo che riguarda in particolare la pattuglia degli olandesi: Marco Van Basten, Ruud Gullit e Frankie Rijkaard). A segnalare le presunte irregolarità, che potrebbero costare agli stessi giocatori dai 2 ai 5 anni di prigione oltre a multe colossali, è stata la Guardia di Finanza con un rapporto consegnato ieri nelle mani del pm, che conclude la serie nera dei falsi in bilancio delle squadre sportive legate al gruppo di Segrate. Con analoghe accuse nei mesi scorsi erano stati infatti denunciati il Milan rugby, l'hockey Devils e il volley Gonzaga. In quel caso si trattava di qualche centinaio di milioni versati, secondo le accuse, all'estero. Ma per il Milan calcio i numeri ingigantiscono sensibilmente, rivelando lo scandalo degli ingaggi miliardari extra-contratto e extra-fisco che avrebbero caratterizzato la stagione d'oro, e ormai nei rimpianti, dei rossoneri. Si va dagli «appena» 400 milioni versati al montenegrino Dejan Savicevic ai 5 miliardi del capitano azzurro e del Milan Paolo Maldini; dai 500 milioni a Mauro Tassotti, attuale allenatore della primavera rossonera, ai 25 miliardi e 500 milioni per l'attaccante Gianluigi Lentini, già al centro di un'altra inchiesta sui fondi neri del Milan partita proprio dal suo acquisto dal Torino. Tra i denunciati dalla Guardia di Finanza, oltre al vicepresidente vicario e amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, accusato di falso in bilancio, ci sono l'ex capitano e attuale vicepresidente Franco Baresi, il centrocampista Nando De Napoli, l'attacante Jean-Pierre Papin, il centrocampista Stefano Eranio (attualmente in Inghilterra e quindi non ancora interrogato), il difensore e nazionale azzurro Christian Panucci. Il periodo preso in esame va dal 1991 al 1997 anche se in alcuni casi gli anni riportati nella relazione della Gdf si riferiscono a momenti nei quali i calciatori non giocavano più per il Milan, questo perché i contratti d'ingaggio prevedevano che i pagamenti avvenissero in più anni. Un discorso a parte lo meritano i tre olandesi, per i quali è scattata l'accusa più grave di frode fiscale: Gullit (18 miliardi nel '91-'95) Van Basten (41 miliardi nel '90-'97) e Rijkaard (8,3 mibardi nel '91-'92) avrebbero infatti costituito società all'estero per ricevere i soldi in nero. Nell'ordine: la Umbrella, la Score International e la Twice. Tacciono i campioni, mentre il Milan, lamentandosi di aver ricevuto la notizia «ancora una volta dalla stampa», affida per il momento la propria difesa a un breve comunicato meravigUandosi per le accuse dato che la società ha «sempre operato con i propri dipendenti nel pieno rispetto delle norme, anche fiscab». L'indagine della Gdf nasce dalle ormai famose carte inglesi sequestrate nello studio dell'avvocato londinese David Mills nell'ambito dell'inchiesta su All Iberian, la società off-shore estera del gruppo che i pm considerano il crocevia delle operazioni più occulte e inconfessabili del gruppo. Analizzando la documentazione gU investigatori furono attratti dalle cospicue uscite rilevate dalla Fininvest SA. di Massagno, in Svizzera, e dirette in gran parte ai forzieri di un'altra società della galassia Fininvest all'estero, la Sport Image International Ltd, che aveva acquistato i diritti per lo sfruttamento d'immagine dei calciatori. Diritti che però risultavano non essere mai stati esercitati anche se i versamenti erano stati effettuati. Da qui l'ipotesi che la Sili sia stata in realtà la cassaforte dei versamenti in nero ai calciatori. Di più: nella contabilità della Arthur e Andersen, la società di revisione dei conti del Milan e della Fininvest, le somme, secondo la finanza, erano state qualificate come «extra-ingaggio» dei calciatori e «dovute a prestazioni di carattere sportivo». Nulla che fare dunque con presunte pubblicità. Infine, analizzando le dichiarazioni dei redditi dei calciatori, la Gdf non ha trovato traccia dei versamenti nelle denunce al fisco e nemmeno nei contratti d'acquisto dei diritti. Singolare la posizione di Lentini che, interrogato una prima volta nel 1994 da Gherardo Colombo, per giustificare l'esorbitante pagamento del suo ingaggio al Torino (secondo le accuse versato in gran parte in nero), disse che oltre a 2 miliardi e 800 milioni d'ingaggio aveva ricevuto oltre 15 miliardi per lo sfruttamento dell'immagine. La primavera scorsa però, sentito dagli ufficiali della Finanza, negò decisamente: «Non ho mai sottoscritto'alcun mandato che prevedesse lo sfruttamento della mia immagine». Quale versione è quella giusta? Paolo Colonnello Le cifre al centro dell'inchiesta si riferiscono agli anni dal '91 al '97: si va dai 400 milioni di Savicevic agli oltre 41 miliardi di Van Basten A Galliani contestato il falso in bilancio RUUD GULLIT 18 MILIARDI 1991-1995 MARCO VAN BASTEN" 41 MILIARDI 1990-1997 FRANK RIJKAARD 8,3 MILIARDI 1991-1995 DEJAN SAVICEVIC 400 MILIONI 1991-1993 FRANCO BARESI 4,5 MILIARDI 1992-1994 PAOLO MALDINI 4,4 MILIARDI 1992-1995 NANDO DE NAPOLI 1,3 MILIARDI 1992-1995 MAURO TASSOTTI 500 MILIONI CIRCA 1992-1994 GIANLUIGI LENTINI 25,5 MILIARDI 1992-1996 JEAN-PIERRE PAPIN , 4,8 MILIARDI . 1992-1995 STEFANO ERANIO 1560 MILIONI 1991-1996 CHRISTIAN PANUCCI 1 MILIARDO 1992-1993 Ab E Le accuse sono• ìli Le due stelle olandesi del Milan: Ruud Gulllt e, a destra, Marco Van Basten «Miliar♦ * * La Finan i Le due stelle olandesi del Milan: Ruud Gulllt e, a destra, Marco Van Basten

Luoghi citati: Inghilterra, Lentini, Milano, Napoli, Svizzera