Cossigq sfida Aznar amico di Berlusconi

Cossigq sfida Aznar amico di Berlusconi Il leader attacca a Madrid il premier spagnolo e tratta direttamente con baschi e catalani Cossigq sfida Aznar amico di Berlusconi «Lo ha imposto nel gruppo delPpe» MADRID DAL NOSTRO INVIATO Alle sei del pomeriggio Francesco Cossiga si alza dal Consiglio del Partito Popolare Europeo. «L'ho ascoltato fino alla fine perché sono una persona rispettosa e cortese, ma adesso me ne vado». Senza un applauso, senza un saluto. Fuori lo aspettano le tv spagnole, che hanno già capito tutto. Nella sua campagna contro Berlusconi, Cossiga ha appena aperto il fronte spagnolo. Obiettivo José Maria Aznar, il premier che governa grazie ai voti dei popolari baschi e catalani. Il popolare Aznar che vorrebbe Berlusconi nel Ppe e già «con prepotenza ha fatto entrare gli eurodeputati di Forza Italia nel giuppo popolare a Strasburgo». Cossiga, anche all'estero, rimane il fantasioso inventore di petardi: «Aznar ha fatto una scelta contro di noi, ha scelto di stare con Berlusconi e Casini per far diventare il Ppe un partito conservatore. Noi contrasteremo la sua scelta». Come? Alla Cossiga, con petardi pronti al botto. Il Cavaliere è diventato il Nemico europeo. Nella sua trasferta giudiziaria, si è incontrato l'altra sera con Aznar? Nonostante la smentita spagnola Cossiga continua a sospettare, e «fossi in Berlusconi mi offenderei per quella smentita». Continua ad attaccare e sfottere: «Do- po le europee metteremo in discussione la presenza dei deputati di Forza Italia nel gruppo dei popolari». Come dire: li voghamo cacciare. «So che esiste un sondaggio serio, americano: se non avesse figli Berlusconi sarebbe il candidato più serio per diventare Papa. Avrebbe la maggioranza del Conclave...». Ma qui, tra gli europopolari, mentre l'ex premier albanese Sali Berisha s'aggira come un alieno e Clemente Mastella si concede alla tv iraniana, Berlusconi deve rimanere sullo sfondo. Qui c'è Aznar, il miglior amico del peggior nemico. E dunque il petardo va lanciato in quella direzione. Sono nella stassa sala, Cossiga lo fìssa, Aznar no. Il petardo scoppia, è la questione basca. Cossiga, forse per dispetto, ha incontrato a Roma due rappresentanti di Herri Batasuna, il braccio politico dell'Età. Cossiga che a fine novembre andrà in visita nei Paesi baschi. Cossiga che potrebbe mediare, o comunque favorire una soluzione alla questione basca «pacifica e contrattata». L'altra sera è stato a cena alla «Errota-Zar», trattoria basca, ospite del segretario del Partito nazionalista basco Xavier Arzallus. Ad Aznar tutto ciò non piace. Marco Follini dei Ccd, gli amici di Aznar, ieri ha presentato un'interrogazione parlamentare: «Non è un'interferenza?». Cossiga, quando saluta tutti tranne Aznar, sa che l'aspettano le tv spagnole, sa che vogliono sapere se si è offerto come mediatore tra separatisti baschi e governo di Madrid. «Io? Io sono mediatore di niente. Sono un parlamentare che incontra altri parlamentari baschi». Le beghe tra Casini e Mastella, come presentarsi alle prossime europee, insomma la questione italiana passa in secondo piano. Attorno a Cossiga c'è la ressa delle tv spagnole, petardi ce n'è di tutti i tipi. Ad Aznar non piace la disponibilità di Cossiga nei confronti dei baschi? «Ma io ho soltanto offerto ad Arzallus, il segretario del più antico partito d'ispirazione democratico cristiana, la mia disponibilità ad occuparmi di loro. Non medio e non tratto. E' Aznar, piuttosto, che tratta con l'Età attraverso i servizi segreti!». Un petardo dal doppio botto: «Aznar deve arrivare sulle mie posizioni perché senza popolari baschi e catalani fa un tonfo che ce lo ricordiamo per un pezzo, non avrebbe più la maggioranza!». E sembra proprio questa la strategia del Cossiga europeo: stringere rapporti con i popolari baschi (e i catalani) per mettere in difficoltà Aznar grande amico del Nemico. Cossiga sa bene che Aznar non gradisce. E allora insiste: «Con la mia storia la condanna del terrorismo è ferma. Ma un terrorismo che ha radici nella storia e nel nazionalismo con le armi della polizia e del carcere non si può combattere». Dunque cercare una soluzione pacifica e contrattata. «Dal 23 novembre andrò a San Sebastian e tutto quello che potrò fare per aiutare i baschi lo farò, lo dirò nelle piazze e nelle strade: piaccia, o non piaccia, ad Aznar!». Presidente, lei sta mettendo assieme Berlusconi e Baschi per attaccare Aznar? «Non confondiamo - è la risposta - da una parte c'è solo un problema di interessi e quattrini, dall'altra il sangue e la storia». L'attacco riprenderà da San Sebastian tra dieci giorni. Ultimo botto: «Da ex premier e ministro degli Interni, posso dare ad Aznar un consiglio su come togliermi di mezzo. Mi dichiari persona indesiderabile e mi respinga alla frontiera!». Da Aznar, al momento, solo silenzio. Giovanni Cerruti «Discutiamo su ogni proposta che preveda bipolarismo, stabilità e alt al trasformismo» «E voto elettronico contro i brogli di cui quelli della sinistra sono maestri» A destra: Francesco Cossiga Sopra: il premier spagnolo José Maria Aznar Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi: «Vedrete presto i guai che ci capiteranno per essere entrati nella moneta unica nel modo sbagliato»

Luoghi citati: Madrid, Roma, San Sebastian, Strasburgo