Alla Jones oltre un miliardo ma senza le scuse di Clinton

Alla Jones oltre un miliardo ma senza le scuse di Clinton Accordo raggiunto, il caso per molestie è chiuso Alla Jones oltre un miliardo ma senza le scuse di Clinton WASHINGTON. Bill Clinton si mette finalmente d'accordo con Paula Jones: le darà 850 mila dollari (1,3 miliardi di lire) in cambio della sua rinuncia alla causa per molestie sessuali. E non le chiederà scusa. . Così, un po' a sorpresa, si chiude la vicenda giudiziaria che ha gravato a lungo su questa presidenza e dalla quale è poi nato l'affaire Lewinsky: fu durante l'interrogatorio di Clinton nel caso Jones lo scorso gennaio che emerse la sua relazione con l'ex stagista della Casa Bianca. La Jones aveva accusato il Presidente di averla fatta chiamare nella sua stanza d'albergo a Little Rock quando era governatore dell'Arkansas e di essersi poi calato i pantaloni. Clinton ha sempre detto di non ricordare quell'episodio. Ma non l'ha mai negato. E il fatto che alla fine abbia patteggiato con la Jones suggerisce che la vicenda non fosse del tutto inventata. Lo scorso aprile il giudice Susan Webber Wright archiviò il caso sostenendo che la Jones non era stata molestata e la sua carriera non era stata danneggiata. Ma la Jones aveva fatto ricorso in appello. E il desiderio di mettersi definitivamente alle spalle questa vicenda ha spinto il Presidente a mettersi d'accordo. La Jones era arrivata a chiedere due milioni di dollari il mese scorso. Alla fine ha accettato una cifra molto inferiore. E non ha ottenuto quelle pubbliche scuse che è andata chiedendo negli ultimi anni. Tra l'altro la somma che deve alla nutrita pattuglia di avvocati che si sono occupati del suo caso è tale che non le rimarrà molto poco di quei 850 mila dollari, forse addirittura nulla. Clinton, da parte sua, si toglie di mezzo un peso ma ne assume un altro: quella somma va ad aggiungersi ai cinque-sei milioni di dollari che già deve ai suoi avvocati, [a. d. r.]

Luoghi citati: Arkansas, Little Rock