In Mercedes giorni caldi su più fronti di Michele Fenu

In Mercedes giorni caldi su più fronti Smart e Chrysler In Mercedes giorni caldi su più fronti TORINO. Da una parte il Gruppo Volkswagen capitanato da Ferdinand Piéch, dall'altra la Mercedes o, se preferite, la Daimler-Benz o, meglio ancora, la Daimler-Chrysler. L'attivismo dei costruttori tedeschi, quest'anno, appare perlomeno frenetico. Tra acquisizioni di marchi, fusioni, lanci di nuovi prodotti e iniziative di vario tipo Wolfsburg e Stoccarda sono salite in passerella più volte. L'ultima novità arriva dalla Mercedes. Mentre sta per partire il D-Day del gruppo DaimlerCliiysler (sarà martedì 17 novembre, giorno in cui l'azione Daimler-Chrysler verrà trattata per la prima volta sulle borse internazionali e le attività operative delle società tedesca e americana verranno condotte congiuntamente), Stoccarda si e presa la Micro Compact Car (MCC), l'azienda che produce la mini biposto Smart. La Mercedes aveva già l'81% del pacchetto azionario, mentre il restante 19% apparteneva alla Swatch, quella degli orologi. Così, il marchio Smart entra totalmente nell'impero DaimlerChrysler e, come sostiene Jurgen Schrempp, co-presidente del nuovo gruppo insieme con Robert Eaton (destinato a lasciare l'incarico nel giro di tre anni ma a Detroit circola la voce che potrebbe ritirarsi prima), potrà sfruttare i vantaggi economici, industriali e commerciali di questo inserimento. Per Nicolas Hayek, n. 1 della Swatch, la cessione della Smart rappresenta in un certo senso una sconfitta. L'idea di realizzare una piccolissima vettura destinata al traffico urbano era sua e l'aveva portata avanti con grande tenacia, interpellando vari costruttori europei prima di trovare l'accordo con la Mercedes. Adesso, a quanto si sa, Hayek cercherà di continuare nel suo progetto di Swatchmobile con l'obiettivo di produrre un'altra vetturetta esclusivamente con motorizzazioni elettrica o ibrida (la Smart è a benzina o, tra breve, a gasolio). Anche in questo caso è previsto un accordo di partnership con qualche Casa: una decisione potrebbe essere presa entro la fine dell'anno. A questo punto la Mercedes, che naturalmente rimane con la forza del suo nome la inarca più prestigiosa del gruppo e che si appresta a varare un drastico piano di snellimento del numero dei suoi concessionari nel mondo (per l'Italia nel giro di due anni si parla di una riduzione del 43%), si trova a gestire una gamma di prodotti che va, appunto, dalla Smart, supercompatta di lusso, alla grande ammiraglia Classe S, passando per i segmenti delle compatte (Classe A), delle berline di categoria medio-alta e di prestigio (Classe C ed E), con una forte presenza anche nelle nicchie dmercato: monovolume, spider e coupé, sport utility. Non per niente, è stato creato a Maastrich un nuovo centro assistenza clienti che copre 17 mercati europei e si espande l'idea degli MB-Spot, sorta di negozche dovrebbero avvicinare ipubblico ai mondo della stella a tre punte. Resta il fatto che c'è una sagra infinita di modelli, cui d'orin avanti bisognerà aggiungerquelli della Chrysler. Si trattacom'è facile capire, di una operazione di coordinamento e dstrategia complessa e delicatache comporta la creazione duna nuova struttura organizzativa e di un nuovo managemenintegrato. Ma, al di là delle alchimie di bilanciamento tra Detroit e Stoccarda, non ci vuomolto a capire che le redini degioco saranno in mano ai tedeschi che, in realtà, sono diventati i padroni della ChryslerNon va dimenticato che il 90% delle attività del gruppo riguarda il settore auto e che con l«fusione» porterà a ingenti risparmi sui costi ( 1,4 miliardi ddollari nel '99 e tre miliardi negiro di tre-cinque anni). Quella del nuovo colosso euro-americano si prospetta comun'avventura di notevole importanza. Certo, anche i meccanismi migliori hanno bisogno dessere oliati e l'inizio dell'attività non sarà tanto facile. Coun rischio: che la stella a trpunte, sinonimo di esclusivitsi trasformi per forza di cose in una marca «popolare». Perdendo così uno dei principali motivi del suo successo. Michele Fenu

Persone citate: Classe, Ferdinand Piéch, Hayek, Jurgen Schrempp, Nicolas Hayek, Robert Eaton

Luoghi citati: Detroit, Italia, Stoccarda, Torino