Pescara, precedenti pericolosi

Pescara, precedenti pericolosi Due successi degli abruzzesi nelle ultime due visite al Delle Alpi Pescara, precedenti pericolosi Ma pesa l'assenza di Pisano, 3 gol domenica PESCARA. «I precedenti positivi non ci possono e non ci devono indurre a facili ottimismi, domenica sarà una partita difficilissima». Claudio Garzelli, dg del Pescara, è perentorio. Ricorda perfettamente le due vittorie al Delle Alpi: due stagioni or sono con Delio Rossi in panchina e Giampaolo e Sullo in rete senza misericordia, e lo scorso anno (all'esordio di Buffoni, dopo l'esonero di Viscidi) con Gelsi a regalare i tre punti agli abruzzesi. Quest'anno i biancoazzurri, dopo un inizio di stagione da dimenticare, hanno ritrovato la testa e i piedi buoni. E' stata bruciata nel volgere di poche settimane la convivenza con Giorgini, al quale il presidente Scibilia ha offerto poche chances. Eliminazione in Coppa Italia al primo turno con il Cesena, due sconfitte in avvio di campionato e il licenziamento era cosa fatta. Momento di forte sbandamento e poi l'arrivo di Luigi De Canio. Un tecnico pacato e realista che, dopo le buone cose fatte vedere a Lucca, ha detto si al Pescara per volare alto. «Il Torino ha un collettivo invidiabile - dice - e può risolvere ogni partita con un'individualità; non per questo li temiamo, ci limitiamo a rispettarli. Il Delle Alpi porta bene? Il passato non conta», anche perché De Canio dovrà fare a meno di Pisano e Raduni, entrambi squalificati. Una rinuncia preventivata ma che ha il sapore della beffa per l'attaccante siciliano che finalmente si era sbloccato dopo un lungo e preoccupante digiuno. Domenica Pisano è stato uno degli artefici della goleada (5-1) che ha consentito ai biancoazzurri di umiliare la Ternana. Dopo il primo sigillo il centravanti si è lasciato andare a quella esultanza scomposta con relativo spogliarello che gli ha fatto guadagnare una giusta quanto beffarda ammonizione. Dopo essere andato in gol altre due volte con perfette esecuzioni, Pisano avrebbe potuto fare decisamente a meno di rubare un pallone con le mani, ma l'euforia gli ha dato alla testa e l'espulsione è stata l'inevitabile conseguenza. La sua tripletta comunque ha galvanizzato ambiente e squadra, e la trasferta a Torino non poteva arrivare in un momento migliore: «Siamo in crescita sotto tutti i profili e i risultati ci danno ragione evidenzia Zanutta, difensore temibile sulle punizioni -. Domenica incontreremo un Toro galvanizzato, giustamente, per i quattro successi consecutivi. Li affronteremo a viso aperto, con il massimo rispetto per il blasone, ma soprattutto per l'organico di cui dispone Mondonico». Zanutta è uno di quelli che ha avuto il piacere di esserci nelle precedenti due trasferte al Delle Alpi. «Due partite che ricordo volentieri non solo perché abbiamo conquistato due vittorie di prestigio, ma soprattutto per gli elogi che abbiamo meritato». Ancora incerto l'undici da opporre ai granata: si profila il ritorno in squadra di Epifani al centrocampo mentre in attacco il babyEsposito potrebbe essere affiancato da Palumbo che da Empoli è arrivato in riva all'Adriatico per riconquistare al più presto la massima serie. Ernesto Grippo

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