Delvecchio tradisce, Roma fuori

Delvecchio tradisce, Roma fuori Coppa Italia: 1-1 come all'andata, poi l'Atalanta si qualifica grazie ai rigori Delvecchio tradisce, Roma fuori Caccia e fotti prima del ko ROMA. Roma eliminata ai rigori (errore di Delvecchio). A sorpresa si qualifica l'Atalanta, dopo aver bissato l'1-l dell'andata. Bruttissima partita con un pessimo arbitro. Divertente solo la sosta nei supplementari, provocata da un altoparlante impazzito. Olimpico per ottomila «t'olii» disposti a sfidare la feroce umidità capitolina pur di vedere la Roma in Coppa Italia contro l'Atalanta. Domenica con la Juve sani un'altra cosa, si va verso un record d'incasso con ben oltre tre miliardi. La caccia agli ultimi biglietti e frenetica. Intanto ora si parte dall'uno a uno dell'andata e la Sud si scalda con un gran coro contro i bianconeri. Alla Juve pensa anche Zeman, che tiene a riposo sette titolari. Cinque vanno in panchina, Cafu e Paulo Sergio se ne stanno in tribuna e si lasciano fotografare con i vip (tra cui D'Alema). Per la prima volta Zeman rinuncia ai suoi due supercorridori, Tommasi e Di Francesco. Una capocciata fuori bersaglio di Frau e una palla gol sprecata da Orlando sono le sole emozioni della prima mezz'ora. La Roma2 è poca cosa, anzi niente in Gautieri, Tomic e Bartelt. Il centrocampista di palloni ne vede in realtà pochi (Di Biagio lo ignora costantemente). Discorso diverso per il biondo argentino che cerca la finezza e perde sempre palla. Sottil, che lo marca a uomo, lo picchia e minaccia: comunque lo annulla. Wome invece si diverte: corre, batte le punizioni, prova sempre a sfoderare il sinistro, ma non è mai pericoloso. Comica una sua botta sul finire dei primi 45 minuti. Unica nota finora positiva per la Roma arriva da un Di Biagio a discreto livello. Atalanta ben chiusa, forse troppo, visto che per qualificarsi deve almeno pareggiare con più gol. Tempo che si chiude con i soliti errori a centrocampo, tra Roma e Atalanta è quasi una gara a chi sbaglia di più. Massimo D'Alema borbotta: «Uno spettacolo molto triste. Meglio la barca». Si riparte con Delvecchio al posto di Gautieri e Caccia per Cossato. La Roma peggiora, Zeman si alza spazientito. Ma forse è per il freddo. Bergamaschi vicini al gol, non scatta U fuorigioco e 4 nerazzurri si fanno infinocchiare da Chimenti che para il tiro di Doni. La Roma pareggia l'errore centrando due volte Pinato, prima con Tomic e poi con Delvecchio. Gli sbagli continuano: Tomic cerca di laanciare in gol Caccia, Wome salva. Atalanta che adesso ci prova, se non altro corre e tira. Sottil sistema definitivamente Bartelt con un calcio al volto e allora entra in campo Totti. Atalanta che picchia, Bazzoli lascia fare. Candela quasi si conquista un rigore, la curva apprezza la buona volontà e riprende i cori anti-Juve. Zeman inforca gli occhiali, mentre Tomic perde l'ennesimo pallone e Candela sbaglia lo stop e appoggia sul portiere avversario. Partita sempre più brutta e che si accende con uno scatto di Caccia al 30': pallonetto e gol. Ciao Roma. I trenta tifosi bergamaschi fanno festa. Gioia che dura poco. La Roma pareggia con Totti che appoggia in rete a porta vuota. Poi i supplementari e i rigori fatali. Furibondo il presidente Sensi: «Maledizione dei rigori? No, abbiamo giocato male, non c'entra la sfortuna. Non vado nemmeno negli spogliatoi». Piero Serantoni Roma-Atalanta 5-6 Roma (4-3-3): Chimenti; Candela, Petruzzi, Zago, Wome; Alenitchev, Tomic (13' st supplementare Di Francesco), Di Biagio; Frau, Bartelt, Gautieri (1' st Delvecchio). Atalanta (1-3-5-1): Pinato; Zauri; Sottil, Siviglia, Rustico; Doni (29' st Regonesi), D. Zenoni, Piacentini, Bonacma, Orlando (25' st Banchelli); Cossato (1' st Caccia). Arbitro: Bazzoli. Marcatori: st: 30' Caccia, 34' Totti. Sequenza rigori: per la Roma gol di Di Biagio, Di Francesco, Totti e Frau, Delvecchio parato; per l'Atalanta gol di Banchelli, Bonacina, Regonesi, Caccia e D. Zenoni. L'argentino Bartelt non è riuscito a dare consistenza all'attacco dei giallorossi di Zeman, che sono andati a segno solo una volta con Totti dopo il vantaggio bergamasco di Caccia