Pescante, oggi le vere dimissioni

Pescante, oggi le vere dimissioni Pescante, oggi le vere dimissioni ROMA. Svaniscono nel nulla i famosi 60 giorni entro cui bisognava dare un nuovo governo allo sport. Ovvero il conto alla rovescia partirà da oggi, quando il Consiglio dei ministri accetterà le dimissioni di Pescante, e non dal 13 ottobre, giorno in cui lascio l'incarico. Questo il parere dell'Avvocatura di Stato, ma Gradi, il reggente, protesta: «La soluzione è lontana e la riforma complessa. Per agganciarci alla legge Bassanini, che scade il 31 gennaio, dovremmo discutere 24 ore su 24, fissare i punti cardine ed evitare di trovarci un domani ancora vincolati». Ma bisognerebbe fare in fretta. A parlar chiaro è il bilancio: il taglio alle spese di 70 miliardi preoccupa i dipendenti Coni che ieri hanno proclamato lo stato di agitazione. E critiche arrivano da Re e An, oltre che da Grandi: «Prima di blindarci in regole dobbiamo aprire un dibattito col ministro, capire dove vuole arrivare».

Persone citate: Bassanini, Gradi, Pescante

Luoghi citati: Roma