Polemiche sulla cassa alla Fiat

Polemiche sulla cassa alla Fiat I sindacati Polemiche sulla cassa alla Fiat ROMA. «L'alternativa alla cassa integrazione decisa dalla Fiat per i suoi stabilimenti risiede nella possibilità di attuare una politica di riduzione degli orari di lavoro, a partire dalla fabbrica di Melfi». Il coordinatore del dipartimento Mezzogiorno del Prc Pietro Simonetti rilancia la proposta sul taglio di orario, già prevista «in modo non adeguato» dalla piattaforma contrattuale dei metalmeccanici: «E' l'unica strada seria per affrontare anche la stagnazione produttiva che si profila, annunciata da segni di recessione internazionale». E' il segnale d'allarme che coglie anche il senatore Rocco Larizza (Ds), in una lettera al presidente della commissione Industria del Senato, Leonardo Caponi. Osserva che i segnali che provengono dal settore auto e l'annuncio della cassa integrazione alla Fiat anche a fine anno «destano preoccupazione per le conseguenze immediate e qualche interrogativo per il futuro». L'importanza del comparto automobilistico, per i livelli occupazionali e per lo stesso prodotto interno lordo del nostro Paese, aggiunge Larizza, «richiede un'attenzione urgente del Parlamento e del governo». Duro il commento dei dirigenti nazionali di An Egidio Digilio (coordinatore regionale della Basilicata) e Francesco Crocette consigliere alla Provincia di Potenza. In una nota congiunta, sostengono che «la decisione della Fiat di ricorrere alla cassa integrazione guadagni anche per i lavoratori di Melfi è l'ennesimo fallimento delle politiche economiche della Regione e del Governo entrambi dell'Ulivo». Il segretario generale della Fiom-Cgil Claudio Sabattini critica il nuovo ricorso alla cassa integrazione giudicandolo «un eccesso che non è nella norma e che delinea un periodo in cui si può aprire una fase di ristrutturazione». Secondo Sabattini, l'operazione «serve nella migliore delle ipotesi a vendere i fondi di magazzino e nella peggiore ad un taglio di produzione» e la Fiat tenderà sempre di più, diversamente da altre imprese, a diminuire il suo impegno italiano ed europeo. Per la Uilm del Potentino, la cassa integrazione «rappresenta un duro colpo allo stabilimento più produttivo d' Europa e la conferma che la crisi del mercato dell'auto è ormai una drammatica realtà in grado di travolgere tutto e tutti, compreso il modello partecipativo che a Melfi si è sperimentato in questi anni». Il segretario Carmine Vaccaro, nell'esprimere preoccupazione per il provvedimento, ha auspicato che «la fermata dell'attività possa servire ad adeguare gli impianti produttivi per la realizzazione della nuova vettura che verrà immessa sul mercato in sostituzione della Punto», [r, e. s.] Sabattini (Fiom) Sabattini (Fiom)

Persone citate: Carmine Vaccaro, Claudio Sabattini, Egidio Digilio, Francesco Crocette, Larizza, Leonardo Caponi, Pietro Simonetti, Rocco Larizza, Sabattini

Luoghi citati: Basilicata, Europa, Melfi, Potenza, Roma