Biagini, lunga notte di terrore di Fulvia Caprara

Biagini, lunga notte di terrore Roma, il racconto dell'attrice: «Erano mascherati, mi hanno riempita di pugni e hanno preso denaro e gioielli» Biagini, lunga notte di terrore E' stata legata e picchiata in casa dai ladri ROMA. Un'interminabile notte da incubo, «di quelle che quando le vedi al cinema, tipo "Arancia Meccanica" ti copri gli occhi, perché fanno troppa paura». Un'interminabile notte che ha sconvolto la vita di Isabella Biagini, 58 anni, attrice ed ex soubrette tv con il ruolo fisso di bambola svampita. Tre uomini con il viso coperto sono entrati, intorno alle 21 di alcuni giorni fa, nel suo appartamento romano, in un complesso residenziale sulla Via Nomentana, e l'hanno sequestrata per diverse ore, picchiandola e minacciandola con un coltello alla gola. Cercavano una cassaforte che l'attrice dice di non aver mai posseduto, ma anche una collana da poco ricevuta in dono. E poi naturalmente denaro, che hanno trovato perché, di recente, la Biagini aveva ritirato dalla banca «5 o 6 milioni per fare dei pagamenti». I medici dell'Ospedale Sandro Pertini dove l'attrice è stata ricoverata hanno certificato 30 giorni di prognosi per escoriazioni multiple degli avambracci e del collo, contusioni craniche, frattura della settima costola. Alla Biagini è stato applicato un collare ortopedico e bloccato il torace con fasciature. «Volevano tenermi ancora lì - dice l'ex soubrette - ma sono quasi scappata. Volevo andare assolutamente a casa, anche se non mi posso quasi muovere, ho la faccia ciancicata e dellebende dovunque». La terribile esperienza ha però lasciato un segno positivo: «Sono un tipo crepuscolare, non ho mai avuto l'allegria che tutti hanno sempre associato al mio aspetto, ai miei capelli biondi, ma devo dire che da quella notte ho sposato la vita e in quei momenti tremendi mi sono detta che non potevo e non volevo morire». Lo choc è ancora molto forte, ma la Biagini, assistita in casa dalla madre e dai due fratelli («stanno pagando delle guardie del corpo che gironzolano qua intorno in incognito»), trova l'energia per ricordare e raccontare: «Mi ero messa a letto con l'intenzione di vedere "Carram ba che fortuna", perché la Carrà mi piace tanto. Avevo detto le mie preghiere a Padre Pio di cui sono devota. Poi, quando stavo per addormentarmi, ho messo i tappi nelle orecchie: c'erano rumori che mi davano fastidio. Continua la Biagini: «A un certo punto sento il mio cane, Blu, che s'avventa contro la porta di casa poi entrano in camera degli uomini mascherati. Cominciano a darmi mi sacco di cazzotti. Mi avvolgono la faccia in un lenzuolo. M'imbava gliano mettendomi in bocca fil di ferro e cotone. Mi legano braccia e caviglie e mi sbattono a terra come fossi un pupazzo. Però il momento più terribile è stato quando mi hanno messo un cuscino sulla faccia, abbassando i lati per non farmi re spirare e intanto mi passavano la punta di un coltello sulla gola. E poi giù botte, mentre tra di loro li sentivo dire: "Ma è questa l'attrice?" e poi, rivolti a me: "Dicci dov'è la cassaforte e dacci la collana, sappiamo che ne hai una molto bella"». E' questo il motivo per cui oggi la Biagini continua a chiedersi: «Perché sapevano della collana? Sono stati mandati da qualcuno?». Dopo circa quattro ore gli aggressori hanno lasciato l'abitazione dell'attrice: «Oltre ai soldi hanno preso catene, orecchini, un orologio d'epoca che mi era molto caro e hanno buttato tutto per aria, devastato il salone. Io ero nel panico, dolorante, credo di essere stata narcotizzata, ma ricordo anche di aver pensato che non potevo prendermi il lusso di morire: per mia figlia, per mia madre, per i miei parenti, per il mio cane. Così ho simulato dei rantoli e quelli dopo un po' hanno levato il cuscino e mi hanno piazzato una lampada sul viso, dopo non ho sentito più niente. Allora mi sono mossa, nonostante avessi ancora caviglie e polsi legati. Camminando a piedi stretti come una cinesina, ho raggiunto la porta della signora che abita al piano di sotto. Ho suonato, suonato, ma non potevo parlare... Ricordo solo che mi hanno fatto entrare, stendere e nient'altro». All'ospedale la Biagini ha chiesto di essere sottoposta a visita ginecologica per accertare che non ci fosse stata violenza carnale: «E' tutto a posto: la vita mia è stata tutta una mazzata, ma quello no, non avrei potuto proprio sopportarlo». Per vari giorni l'attrice ha voluto mantenere il riserbo sull'accaduto («Mia figlia vive fuori Roma non doveva sapere niente»), ma ha subito sporto denuncia. La polizia sta svolgendo indagini per identificare gli autori dell'aggressione, ma anche per cercare di mettere a fuoco alcuni elementi ancora poco chiari della vicenda. Fulvia Caprara «Il momento più drammatico? Quando mi hanno messo un cuscino sulla bocca e il coltello alla gola» Due foto di Isabella Biagini: dopo l'agguato e alcuni anni fa

Persone citate: Biagini, Carrà, Isabella Biagini, Padre Pio

Luoghi citati: Roma