Il Minotauro rinasce in laboratorio

Il Minotauro rinasce in laboratorio Reazione polemica della comunità scientifica, i ricercatori: è soltanto un test Il Minotauro rinasce in laboratorio New York, fuse insieme cellule di uomo e di mucca NEW YORK. Fondendo cellule umane e di mucca, scienziati americani hanno creato il primo embrione di ima chimera, risvegliando così con i fantasmi mitologici ansietà legali ed etiche legate a possibili esseri semi-umani. La tecnica pionieristica messa a punto in un laboratorio del Massachusetts ha subito scatenato reazioni polemiche, anche se i ricercatori interessati assicurano che non intendevano creare l'embrione di un Minotauro ma definire mi metodo per coltivare in laboratorio tessuti umani di vario genere utili ai trapianti, a partire da cellule primordiali di facile manipolazione. Oltre agli interrogativi etici, la notizia riportata dal New York Times ha sollevato molti dubbi in seno alla comunità scientifica, che agli studiosi della società biotecnologica Advanced Celi Technology di Worchester chiede l'a¬ vallo di una seria pubblicazione scientifica. Il responsabile del laboratorio, Michael West, si è premurato di garantire che le prove arriveranno e ha chiarito di aver dato anzitempo l'annuncio sulla tecnica sviluppata da José Cibelli e James Robl «per saggiare le reazioni dell'uomo della strada». Cibelli, che ha condotto in prima persona gli esperimenti, è riuscito a inoculare il nucleo di alcune sue cellule in ovuli di mucca privati del loro nucleo originale: la cellula ibrida così creata si è riprodotta producendo a ogni divisione sempre più proteine umane e sempre meno proteine bovine. Progredendo nella riproduzione, in teoria, dall'embrione ibrido si dovrebbero ottenere tessuti umani diversi. In natura l'iter di specializzazione che permette alle cellule embrioniche di formare diversi tessuti e organi è irreversibile ma Cibelli avrebbe riportato indietro l'orologio di cellule adulte riconducendole allo stato primordiale dell'embrione con un processo che chiama di «de-differenziazione». Con lo stesso sistema, operando però su cellule di animali della stessa specie, il britannico Wilmut aveva creato Dolly. Cibelli, veterinario d'origine argentina che aveva condotto i primi esperimenti già nel 1996 nei laboratori dell'University of Massachusetts, dice invece di aver superato le barriere tra specie diverse usando 52 cellule: fra queste alcune epiteliali prelevate dall'interno della propria guancia e globuli bianchi prelevati dal sangue. Si è servito di ovuli bovini peri né questi sono facili da ottenere c non pongono problemi etici. I tessuti che tale tecnica promette sono hi apparenza umani e sono solo le cellule al proprio in- temo a essere ibride, ma ciò difficilmente quieterà il prevedibile coro di dubbi etici. Cibelli non ha mai pensato a impiantare l'embrione ibrido in un utero di donna ma l'idea di possibili feti chimerici divide gli esperti sull'opportunità di considerare simili feti umani o speciali, ovvero sul bisogno o meno di leggi ad hoc. [Ansa] Un busto del Minotauro

Persone citate: Cibelli, James Robl, José Cibelli, Michael West, Wilmut

Luoghi citati: Massachusetts, New York