La nuova sanità al via con i medici in esclusiva

La nuova sanità al via con i medici in esclusiva Il governo si ispirerà a 44 principi base La nuova sanità al via con i medici in esclusiva Sarà messo a punto il «testo unico» Programmazione aperta al pubblico ROMA. Con l'approvazione, l'altro giorno, della legge delega al governo per la razionalizzazione del Sistema sanitario nazionale (234 i voti favorevoli, llli voti contro di Polo e Lega, un astenuto) si avvia la riforma «ter» della Sanità pubblica. Si tratta, infatti, del terzo «gradino», dopo la legge di riforma del '78 e le norme del '92-'93 che hanno trasformato le Usi in aziende. La nuova norma stabilisce i 44 principi-base ai quali il governo dovrà ispirarsi per riformare il Ssn e prevede, tra l'altro, la redazione di un testo unico in materia sanitaria. Scatteranno quindi i 180 giorni (6 mesi) a disposizione per emanare i decreti attuativi, secondo i principi indicati dal Parlamento. Vediamo le maggiori novità in arrivo. RAPPORTO ESCLUSIVO. I medici ospedalieri dovranno scegliere dove lavorare, se esclusivamente nel servizio pubblico o nelle strutture private. Si prevede anche una normativa temporanea per il medico che sceglie il lavoro part time perché potrà, con l'assenso della struttura in cui opera e con un taglio della retribuzione, svolgere l'attività privata all'interno dell'ospedale. La delega affronta, poi, la questione della riduzione dell'età pensionabile dei medici delle cliniche universitarie, oggi fissata a 70 anni. I GIOVANI MEDICI. Sono previsti contratti di formazione lavoro per fornire uno sbocco ai numerosi neolaureati in medicina disoccupati. ASL E ACCREDITAMENTO. Saranno stabilite nuove regole per la scelta e la rimozione dei diret¬ tori generali delle Asl. Riguardo, invece, all'accreditamento delle strutture private da parte di quelle pubbliche, si prevede l'introduzione di criteri nazionali. Attualmente ogni Regione può fare riferimento a norme proprie. RU010 DEGLI ENTI LOCALI. Oltre alle Regioni, anche i Comuni avranno ih futuro un ruolo nel Servizio sanitario pubblico. Non si tratterà di un ruolo gestionale ma di «valutazione e programmazione». IL RAPPORTO CON L'UNIVERSITÀ'. Si prevede un «rafforzamento» della collaborazione tra Università e Ssn attraverso meccanismi lasciati ai decreti delegati. ANZIANI. Saranno realizzate residenze per anziani non autosufficienti, puntando ad un maggiore coordinamento tra le strutture mediche e sociali. CARCERI. E' previsto un riordino della medicina penitenziaria. Obiettivo : garantire ai detenuti lo stesso livello di prestazioni assicurato dal Ssn, con una serie di standard di qualità nell'assistenza da rispettare. PAZIENTI. La legge delega assicura la libertà di scelta dell'assistito nei confronti di tutte le strutture e di tutti i professionisti accreditati. FONDI INTEGRATIVI. Il ddl prevede, inoltre, il riordino dei fondi sanitari integrativi con la possibilità per i Comuni di partecipare alla loro gestione. CITTADINI. Tra le altre novità annunciate, infine, c'è che la legge delega punta a «realizzare la partecipazione» dei cittadini e degli operatori sanitari alla programmazione e alla valutazione dei servizi sanitari. [r. e. s.]

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