Altolà a Deutsche in Comìt

Altolà a Deutsche in Comìt Commerzbank Altolà a Deutsche in Comìt MILANO. «Non abbiamo niente contro azionisti che hanno comperato la loro partecipazione sul mercato, ma gli accordi strategici sono tutt'altra cosa» afferma il presidente di Commerzbank Martin Kohlhaussen che, quindi, esclude per Deutsche un «futuro strategico» in Comit, e puntualizza: «La convivenza è possibile solo se Deutsche Bank resta un investitore istituzionale». «Per noi non cambia nulla, sapevamo già che Commerzbank, con Generali, aveva su Comit una strategia diversa rispetto a noi» commenta a sua volta il presidente di Deutsche, Rolf Breuer, e non aggiunge altro. A distanza, insomma, i due banchieri tedeschi restano arroccati nella loro guerra di posizione che, in questo momento, ha come terreno di scontro Milano e l'istituto di piazza Scala. Kohlhaussen approfitta anche della presentazione dei dati dei primi nove mesi di Commerz (che, a causa delle difficoltà in Russia e Asia e della necessità di nuovi accantonamentiv, vede l'utile lordo ridursi del 15,4% ma l'utile netto salire del 4,7 miliardi grazie anche a plusvalenze dalla vendita di pacchetti, tra cui i 260 milioni di marchi generati dal trading su titoli Comit) per anticipare che l'aumento di capitale di Commerz riservato all'ingresso della Generali con il 5% «avverrà a brevissimo tennine, nel giro dei prossimi giorni». Aggiunge il presidente di Commerzbank che non è viceversa all'ordine del giorno un'eventuale partecipazione dell'istituto tedesco (che entrerà a sua volta in Generali con il 2,5%) al patto di sindacato del Leone di Trieste. Intanto Diego Della Valle, azionista e consigliere della banca di piazza Scala, definisce la posizione del board della Comit sull'ipotesi di intesa con Bancaroma «pacata e prudente» e conclude: «Il comunicato è stato chiarissimo. Si fa un approfondimento con la Banca di Roma, si guardano i numeri che verranno portati in consiglio. E bisognerà vedere se i numeri sono convenienti». Contemporaneamente, uscendo a Roma da un esecutivo Bancaroma, il direttore generale Giorgio Brambilla fa sapere che, per il momento, nessun meontro tra i vertici dei due istituti è «previsto». Nulla dice Brambilla sulla riunione del comitato esecutivo romano, che fonti della società definiscono «di routine». [r. e. s.J

Persone citate: Brambilla, Deutsche Bank, Diego Della Valle, Giorgio Brambilla, Kohlhaussen, Martin Kohlhaussen, Rolf Breuer

Luoghi citati: Asia, Milano, Roma, Russia, Trieste