RIDATECI IL NOSTRO DON GIOVANNI
RIDATECI IL NOSTRO DON GIOVANNI MOZART TRADITO RIDATECI IL NOSTRO DON GIOVANNI n EI suoi due secoli di vira, il Don Giovanni di Mozart è stato maltrattato da centinaia di registi teatrali, impegnati a dimostrare di essere gli unici ad avere finalmente compreso il vero significato e l'autentica natura del suo mito. Chi ama la musica di Mozart è da tempo preparato a sopportare di tutto: palcoscenici riempiti di letti, scenografie ambientate nel Bronx, cantanti ridotti a muoversi come marionette. Ma le peggiori stravaganze non avevano finora mai osato intaccare il finale dell'opera, nel qualeDon Giovanni - coerente fino all'ultimo - rifiuta di pentirsi e va coraggiosamente incontro alla morte. Martedì sera, alla prima del Teatro Regie di Torino, il regista Pier'Alli ha infranto anche quest'ultima barriera. Il suo Don Giovanni cade a terra alle prime parole dello Spirito del Commendatore che torna a chiedergli conto dei peccati commessi, si contorce, trema, si aggrappa disperatamente al suo servo Leporello, perde la propria identità e diventa un qualunque uomo impaurito dalle fiamme dell'inferno, uno di noi. Come John Wayne incastrato dallo sceriffo che viene ad arrestarlo, Don Giovanni non può provare paura senza rinunciare contemporaneamente all'essenza del suo mito: se cede potrà ottenere la grazia, ma se sarà il più forte lo attende l'inferno. Per secoli, Don Giovanni ha affascinato uomini e donne proprio per questo; è un farabutto, ma di quelli che non si arrendono mai. Persino il Commendatore, se fosse qui, probabilmente direbbe al regista: caro Pier'Alli, è ancora in tempo. Si penta. Faccia altre due o tre prove con i cantanti, modifichi il finale. Ci ridia Don Giovanni. Vittorio Sabadin
Persone citate: Giovanni Di Mozart, John Wayne, Mozart, Pier'alli, Vittorio Sabadin
Luoghi citati: Torino
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- Morire a Canelli a 25 anni
- Nascita di Marconi
- I Verdi bocciano il piano Ignitor per Saluggia
- Cairese e Entella a caccia di conferme
- ALDO MORO
- A casa gli albanesi il governo li espelle
- E' tornato il calcio giovane
- Bergamo: guerriglia tra "tifosi,, durante la partita con il Torino
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Grazie Juve, grazie Brady
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Nascita di Marconi
- Tre domande a Capanna
- un po'di fantascienza
- Internet, istruzioni per l'uso
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Ticino, la minaccia è svizzera
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Grazie Juve, grazie Brady
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy