Borsa ancora in discesa

Borsa ancora in discesa Borsa ancora in discesa BORSA ancora in discesa, ma non si parla di panico, considerando la chiusura sopra i minimi, il livello sempre modesto dei volumi (2121 miliardi), e l'interesse suscitato dall'intesa tra Commerzbank e Generali, titolo che ha concentrato scambi per 269 miliardi (il 12,R% del totale). Dopo essere sceso l'ino a -1,67%, il Mibtel ha sfruttato il miglioramento di Wall Street per chiudere a 20.214 punti (-0,96%). Il Kb dicembre ò stato scambiato per quasi tutta la seduta a meno di 30.000 punti, soglia di resistenza superata nel finale. Il mercato è pareo in piena fase tecnica: da un lato ha sfruttato le prese di beneficio su alcuni titoli in forte rialzo precedente, dall'altro ha proceduto a ricoperture in vista delle scadenze tecniche del mese, in programma venerdì. L'indice Mibtel chiude con un ribasso contenuto nello 0,96% a 20214, dopo aver toccato un minimo di 20.070 punti. Scambi complessivi per 2139 miliardi di lire. Un mercato selettivo, condizionato dalla debolezza dei mercati europei, più che da quello americano, ma ha denotato una buona tenuta di fondo, cavalcando alcuni temi operativi al rialzo. Con Generali in controtendenza, Comit e Bancaroma sono ancora scese, per via della speculazione, uscita dopo l'annuncio della decisione del Cda dell'istituto milanese di procedere nel progetto di aggregazione con la banca romana. Fra gli industriali, bene Pirelli Spa (+1,98%), con Benetton Group (+0,64%), e Italgas, mentre sono apparsi sacrificati i titoli elei eruppe Fiat. Cedenti i titoli del gruppo Compatì., le Merloni dopo i forti rialzi in attesa della rottamazione. Bene le Barn in vista di Monte Paschi. Da segnalare, tra gli altri, il bon ton di Mondadori, dopo il rafforzamento nel settore libri, e il calo di Saes Getters, dopo i dati dei nove mesi. E' stata, in sostanza, una seduta di segnali contrastanti, caratterizzata da una sostanziale indifferenza dei listini europei a un dollaro che in mattinata era apparso tonico, ma allo stesso tempo dalla mancanza di iniziative significative (anche al ribasso) da patte dei trader. Se si eccettua generali, la pochezza dei temi operativi e la tendenza degli investitori a mettere in atto solo pochi aggiustamenti di portafoglio hanno schiacciato il Mibtel in un range molto ristretto, fino a quando, dopo un avvio incerto, il miglioramento di Wall Street ha consentito all'indice di risalire dai minimi. Anche se alcuni operatori non escludono uno scenario più pessimistico, che prevede il ritorni) del listino ai minimi di ottobre, in genere il mercato ha catalogato la flessione come una pausa di riflessione, che segue il mancato superamento, la scorea settimana, dell'importante area di resistenza indicata a 31.000-31.500 punti di Fib30. «Anche nell'ottica di vedere un ulteriore recupero di qui alla fine dell'anno, nell'ambito di un positivo contesto internazionale - sostiene Marco Fontana gestore di Royal Sun Alliance Fondi - appare prima necessaria una fase di storno o quanto meno di consolidamento nell'area 29.000-30.500 punti di Fib30, che permetta al mercato di fare pulizia prima di affrontare la chiusura dell'anno».

Persone citate: Benetton Group, Marco Fontana