Piazza Affari premia le Generali di Zeni

Piazza Affari premia le Generali Piazza Affari premia le Generali E Deutsche Bank: «Non vendiamo azioni Comit» MILANO. Primo incontro, domani a Milano. In casa Comit ed è già un'indicazione. Dopo il via libera alla trattativa in esclusiva con la Banca di Roma dato lunedì dal consiglio della banca milanese, i promessi sposi si parlano, i vertici si rivedono, da una parte Luigi Lucchini, Pier Francesco Saviotti e Alberto Abelli, gli uomini della Comit, dall'altra Cesare Geronzi e Giorgio Brambilla della Banca di Roma. Si riallacciano i fili dopo il brusco stop d'inizio giugno e parte l'iter, per qualcuno semplice formalità, per altri passaggio decisivo, della trattativa che potrebbe dar vita al primo gruppo bancario italiano. Insomma, dopo la scelta di campo - sì alla Banca di Roma, no al Sanpaolo-Imi - si entra nel vivo delle verifiche: lavoro meticoloso, fissare i paletti, stilare i calendari delle co¬ se da fare, concordare le procedure e soprattutto cominciare a discutere su cosa mettere e cosa non mettere nella banca che verrà. Un lavoro, breve o lungo si vedrà, che finirà nella lettera d'intenti da sottoporre all'approvazione dei consigli d'amministrazione delle due banche, tra fine mese e metà dicembre. Solo allora entreranno in campo gli advisor, forse gli stessi che sei mesi fa avevano stilato le prevalutazioni orientative, Merrill Lynch per Comit, Goldman Sachs per Bancaroma. Toccherà a loro lavorare sulla due diligence sulla quale si giocherà la trattativa vera (sui conti, gli assets, i concambi) e la decisione finale: matrimonio o rottura definitiva. Esito scontato? Per ora gli altri protagonisti, i presunti avversari di un'aggregazione tra Comit e Roma, tacciono e sulle loro possibili mosse il rrercato s'interroga: cosa farà, per esempio, la Deutsche Bank che ha investito 700 miliardi per il 4,5% di Comit? Mollerà la presa, accon¬ tentandosi della forte plusvalenza realizzata nel frattempo? «E perché dovremmo?», è la risposta che arriva da Francoforte. «Abbiamo acquisito le azioni considerandole un investimento finanziario e siamo convinti che sarà anche un investimento interessante. Perciò non abbiamo alcuna intenzione di venderle», spiegano i portavoce. Sarà, ma intanto Piazza Affari premia le Generali (hanno chiuso rafforzate in contrtendenza con un più 2,73% a 60145 lire) e registra tanti rumors fra cui quello che vede protagonista Deutsche Bank, ma su un terreno di scontro nuovo, non l'Italia della Comit ma la Germania della Commerzbank sulla quale, insistono in Borsa, la Deutsche avrebbe addirittura pensieri di Opa. In altre parole, si dice in Piazza Affari, l'acquisto del 4,5% di Comit (o forse più se è vero che altri pacchetti Comit sono in mano a investitori Usa per conto dei tedeschi) potrebbe essere a questo punto un tassello nella strategia d'attacco di Deutsche a Commerzbank di cui Comit possiede un 1%. E che l'idea della grande Opa non sia campata in aria lo dimostrerebbe, secondo molti analisti, l'ultima mossa di Commerzbank e cioè l'alleanza di ferro stretta con Generali spiegabile, più che sul fronte italiano (prò Comit), in chiave difensiva sul fronte interno. Per questo, dice chi sa, la partita potrebbe essere lunga e potrebbe addirittura essere giocata oltreconfine, nel nuovo scacchiere di Eurolandia. Intanto, piccolo (ma significativo) retroscena sul no pronunciato lunedì da Comit nei confronti del Sanpaolo-Imi: nel comunicato finale emesso al termine del consiglio si dice che l'ipotesi di aggregazione con Sanpaolo «non è ritenuta al momento in linea con gli obiettivi strategici di Comit». Nel comunicato portato all'approvazione del consiglio queir «al momento» non c'era: è stato aggiunto dopo, su richiesta di Michel Francois-Poncet di Paribas. Armando Zeni ttllr Antoine Bernheim presidente delle Generali

Persone citate: Alberto Abelli, Antoine Bernheim, Cesare Geronzi, Giorgio Brambilla, Luigi Lucchini, Merrill Lynch, Michel Francois, Pier Francesco Saviotti, Poncet

Luoghi citati: Francoforte, Germania, Italia, Milano, Roma