«Non permettiamo l'invasione» di M. Tos.

«Non permettiamo l'invasione» «Non permettiamo l'invasione» II vescovo di Como: bisogna accogliere con una proposta e facendo una cernita COLLE VALENZA. «Non esiste un diritto all'invasione di un Paese come l'Italia». Parola di monsignor Alessandro Maggiolini, vescovo di Como. Che aggiunge: «Bisognerà che le forze del potere politico abbiano a farsi valere seriamente in modo da fare una cernita fra le persone che arrivano in vista anche di una loro integrazione sulla nazione italiana». Si riferisce al governo D'Alema? «Certo, è un richiamo al governo. Ho là il mio prete che prende gli immigrati che arrivano da Lecce, che poi si fermano a Ponte Chiasso, e poi si sa che se vanno di là in Svizzera vengono fatti ritornare, inevitabilmente. E uno si chiede che faccio?». Che cosa bisogna fare, allora? «Bisogna accogliere tutti nei limiti del possibile e dell'opportuno. Se si trovano persone chiaramente su posizioni criminose vanno fatte tornare ai loro Paesi: ma comunque non è possibile parlare di un diritto all'invasione». E per quelli che restano, che cosa è necessario fare? «Impostare un lavoro pastorale serio per dare un impiego e una casa. Bisogna che ci rendiamo conto che se non riflettiamo con serietà avremo veramente l'occupazione, attraverso i bambini, cioè grazie alla natalità che sarà esponenziale, e attraverso l'intolleranza religiosa o culturale. E allora qui non si tratta di fare la guerra santa, si tratta di accogliere, ma di accogliere con una proposta», [m. tos.]

Persone citate: Alessandro Maggiolini, D'alema

Luoghi citati: Como, Italia, Lecce, Ponte Chiasso, Svizzera