Gerusalemme, stravince il sindaco falco

Gerusalemme, stravince il sindaco falco ELEZIONI IN ISRAELE Successo dei laboristi nelle città principali, dei Likud in quelle periferiche Gerusalemme, stravince il sindaco falco Alle Amministrative trionfo per i religiosi dello Shas TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Quattro milioni di israeliani si sono recati ieri alle urne per dare un nuovo volto alle loro amministrazioni municipali: sulla base degli exit poli, sembrano aver deciso di rafforzare il partito laborista nelle città principali e il Likud in quelle minori. All'orizzonte si profila inoltre la forza emergente nella società israeliana: gli ortodossi-sefarditi dello Shas, che - grazie anche all'«industria dell'amuleto», cioè alla massiccia distribuzione di bottigliette di olio benedetto e di libri di salmi capaci di proteggere anche gli automobilisti più avventati - si stanno confermando come il terzo partito della politica israeliana. Nella cittadina turistica di Tiberiade il candidato dello Shas, Zvi Cohen, sembrava ieri vicino ad essere nominato sindaco. La battaglia più significativa si è svolta a Gerusalemme, mentre i rioni arabi della città erano paralizzati da uno sciopero di protesta indetto da Al Fatali. Secondo gli exit poli, ha stravinto il sindaco uscente Ehud Olmert, del Likud. Olmert - un «falco» il cui peso è stato molto sensibile nell'apertura del tunnel archeologico (settembre 1996) che provocò sanguinosi scontri con i palestinesi e nella costruzione del rione di Har Homà (marzo 1997) che provocò l'arresto dei negoziati di pace - è riuscito ad avvalersi del sostegno del laborista Shi- mon Peres, che proprio non riusciva a digerire il candidato del suo partito, Shimon Shitrit. A Tel Aviv i laboristi hanno vinto, secondo gli exit poli: Bon Huldai era in netto vantaggio sul candidato del Likud, Doron Bubin. Ma si tratta di una vittoria monca: ancora mesi fa il leader laborista Ehud Barak preferiva sostenere il sindaco uscente (Roni Milo, del Likud) piuttosto che Hulday. L'egemonia laborista è stata confermata anche a Haifa (dove è stato rieletto il sindaco Amram Mizna) a Beer Sheba, dove il filolaborista Yaakov Temer ha prevalso sull'uomo del Likud David Bonfeld, e a Holon, dove è stato rie¬ letto il laborista Moti Sasson. Ma per il Likud non è stata una sconfitta: nelle cittadine periferiche - quelle che hanno trionfalmente portato al potere Benyamin Netanyahu nel giugno 1996 - resta tuttora il partito principale. Anche le altre componenti della coalizione governativa sembrano aver tratto giovamento dalle elezioni municipali: si rafforzano infatti gli ultraortodossi (a Gerusalemme, per esempio), gli ortodossi sefarditi dello Shas e il partito degli immigrati russi di Natan Sharansky. L'avanzata degli «uomini in nero» dello Shas è poderosa nei quartieri poveri: quelli più afflitti dalla disoccupazione, e che quindi maggiormente dipendono dai servizi educativi e assistenziali dei rabbini. Per raccogliere consensi, lo Shas è ricorso - come nelle elezioni del 1996, in cui ottenne 10 seggi su 120 - a un'«arma segreta» ben sperimentata: il centenario rabbino cabbalista Yitzhak Caduri, che ha impartito benedizioni a destra e a manca dall'alto di un elicottero. Con notevole coraggio civile, l'ex rninistro degli esteri David Levy ha denunciato «l'uso cinico di un anziano religioso che probabilmente non sempre sa con esattezza chi stia benedicendo, e perché». Tanto è bastato che nella città di Levy, Beit Shean, Caduri benedicesse in pubblico il laborista Pini Caballo, ossia il rivale diretto del figlio di Levy, Jacky. Ieri, mentre gli elettori di Beit Shean si recavano alle urne, l'elicottero di Caduri ha volteggiato più volte sulle loro teste per ricordare quale dei due candidati goda del sostegno celeste. Per telefono, Caduri ha poi provveduto a benedire ancora una volta il laburista Caballo: secondo gli exit-poli, Jacky Levy ha prevalso di misura. Tra la popolazione araba, il movimento islamico ha cercato di rafforzare le posizioni dopo aver già conquistato la città di Um el-Fahem. A Nazaret il candidato islamico ha cercato di soprraffare il sindaco Ramez Jerais: ma dai primi sondaggi non era chiaro se fosse riuscito nel suo intento. Aldo Baqufs Manifesti elettorali di Ehud Olmert nelle vie di Gerusalemme

Luoghi citati: Gerusalemme, Israele, Likud, Tel Aviv