Presidente interrogato

Presidente interrogato Presidente interrogato L Tbi alla Casa Bianca per i fondi elettorali WASHINGTON. Non c'è pace per Bill Clinton. Subito dopo la schiarita sul fronte del Sexgate, ecco avanzare una nuova possibile tempesta su quello dell'inchiesta sui fondi elettorali. Il presidente americano è stato infatti interrogato per 90 minuti nella notte tra domenica e lunedì alla Casa Bianca dagli avvocati del Dipartimento di Giustizia e dagli investigatori dell'Fbi riguardo a presunti illeciti commessi durante la campagna elettorale del 1996, illeciti che potrebbero condurre alla nomina di un nuovo procuratore indipendente. Il colloquio, che si è svolto nella Treaty Boom, è durato un'ora e mezzo: l'avvocato personale di Clinton, David Kendall, ha precisato che il presidente è stato «pienamente collaborativo» e ha accettato spontaneamente di essere ascoltato dagli inquirenti. L'interrogatorio rientra nell'inchiesta preliminare sulla campagna pubblicitaria realizzata fra il 1995 e il 1996 dal comitato nazionale democratico aperta lo scorso settembre dal ministro della Giustizia Janet Beno, la quale dovrà decidere entro il sette dicembre sulla nomina del giudice speciale. Le accuse mosse alla campagna di Clinton e di Al Gore sono di aver usato i fondi destinati al partito, i cosidetti «soft-money», per realizzare spot per la rielezione alla Casa Bianca, violando così la legge elettorale. lAdnKronos]

Persone citate: Al Gore, Bill Clinton, Clinton, David Kendall, Janet Beno

Luoghi citati: Washington