«Ebrei, non avrete la Russia» di Anna Zafesova

«Ebrei, non avrete la Russia» Il generale-deputato Makashov insiste: il Paese è invaso «Ebrei, non avrete la Russia» Nuove richieste di scioglimento del pc \ ma anche il premier si dice contrario INTERVISTA IL COMUNISTA DELLO SCANDALO MOSCA NOSTRO SERVIZIO «Antisemita, nazionalista e reazionario», il partito comunista deve essere proibito. L'idea, lanciata dal magnate Boris Berezovskij e, a quanto pare, accolta favorevolmente al Cremlino, ha ricevuto però ieri un «no» deciso da quasi tutti i politici russi, con in testa il premier Evghenij Primakov. E secondo il leader del pc Ghennadij Ziuganov la realizzazione di questo piano è semplicemente «impossibile». Se i comunisti russi, ormai integrati nell'establishment e quasi al governo, sono ridiventati - con l'anticomunismo ufficiale del primo Eltsin ormai dimenticato - la bestia nera della politica russa, il merito è di Albert Makashov, generale e deputato del pc. A 60 anni ha un curriculum d'opposizione notevole: nemico di Gorbaciov durante la perestroika, avversario di Eltsin alle Presidenziali del '91, è stato uno dei protagonisti della rivolta del Parlamento nel '93, facendosi anche qualche mese di carcere. Ora è l'eroe dei nazional-comunisti per aver esortato in un comizio a «seppellire tutti gli ebrei». La Procura lo vuole arrestare, la sinistra della Duma lo difende appassionatamente denunciando «il problema ebraico», e lui, nel suo ufficio, riceve ammiratori e legge lettere di sostegno, «centinaia e centinaia». Generale Makashov, si parla di proibire il partito comunista russo perché ha aderito alle sue dichiarazioni antisemite. Pensa che sia possibile? «Sciocchezze. Come si fa a proibire al sole e alla luna di appaiare nel cielo?». Secondo lei, il Cremlino non si deciderà a farlo? «Tutto è possibile con un presidente ormai incapace. Tra un po' gli danno pure il certificato medico dove sarà scritto che non può governare». Cosa accadrà se il pc verrà sciolto? «Otterranno solo una guerra partigiana. Non cambierà mente: il popolo esisterà sempre e l'instaurazione del potere popolare è inevitabile». Si dice che il vero volto del pc non sia più quella conciliante di Ziuganov, ma il suo. Si sente il nuovo simbolo dei comunisti? «Cosa significa? Il partito è uno solo, abbiamo un programma e uno statuto e tutti i comunisti, Ziuganov come Makashov, devono osservarlo». Ma lei pensa davvero che in Russia esiste il «problema ebraico»? «Prenda tutti i premier e i ministri degli ultimi anni, i media - giornalisti e padroni - i banchieri, e guardi di che nazionalità sono». Come, tutti ebrei, senza alcuna eccezione? «Sa quanti sono i russi nel governo? Ce n'è uno solo ed è l'autista che porta i ministri in ufficio la mattina». Cosa avete intenzione di fare? «Bisogna arginarli. Ma con metodi legislativi». Che cosa intende? «Agli ebrei deve essere assegnata una percentuale fissa di posti che contano. Lo scriva: in Israele vivono 6 milioni di persone, di cui un milione di arabi. Ma non c'è nemmeno un ministro arabo. E' giusto? L'85% della popolazione è russa, devono essere rappresentati in proporzione». E quanti sono gli ebrei? «Non lo so, lo chieda a qualcun altro, ma meno dell'uno per cento». Anna Zafesova \ Albert Makashov generale e deputato del Pc è stato nemico di Gorbaciov e avversario di Eltsin Ora è l'eroe dei nazionalcomunisti

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