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Riforme, vertice con Amato Riforme, vertice con Amato Stamattina in Commissione la posizione del governo ROMA. La maggioranza fa partire il discorso riforme. Oggi Giuliano Amato illustrerà alle commissioni affari costituzionali di Senato e Camera, la posizione del governo. Ieri sera a Palazzo Madama i capigruppo della maggioranza (era stato invitato anche Di Pietro che ha disertato la riunione) hanno già parlato con il ministro delle riforme istituzionali di legge elettorale, di conflitto d'interessi e di federalismo. «Abbiamo fatto un giro d'orizzonte», ha spiegato Amato al termine dell'incontro. Ma c'è stato anche qualcosa di più. «Il primo punto dell'agenda - ha aggiunto lo stesso Amato - è la legge elettorale. Il governo non avanzerà una propria iniziativa. Ma posso dirvi che, nei contatti avuti finora, nessuno mi ha detto di non andare avanti». Su questo versante, comunque, le posizioni sembrano ancora distanti sebbene sia i popolari che l'Udr abbiano giudicato accettabile la proposta di doppio turno dei Ds se accompagnata da un «minimo di recupero proporziona¬ le». Del resto, proprio al Senato la riforma elettorale inizierà il suo iter parlamentare tra 10 giorni. Quanto alla legge elettorale regionale, in questi giorni al centro di dure polemiche, Amato ha preannunciato una iniziativa con l'obiettivo di rivedere l'intera normativa e non solo la parte cosiddetta «antiribaltone». Novità anche sul conflitto di interessi, il cui esame parlamentare prende il via oggi. L'Udr ha confermato i suoi emendamenti, ai quali i partner della coalizione non hanno detto no. Il provvedimento poi verrà seguito anche dal governo tramite un prodiano di ferro come il sottosegretario Gianclaudio Bressa. Infine, la prossima settimana la maggioranza metterà definitivamente una pietra sull'Assemblea costituente. La proposta approda in aula a Palazzo Madama e, in quell'occasione, Amato dovrebbe presentare un ordine del giorno per chiedere il voto negativo. [c. t.]