le Generali scelgono Commerzbank

le Generali scelgono Commerzbank Sì allo scambio di partecipazioni: la compagnia triestina diventa il primo azionista dell'istituto tedesco le Generali scelgono Commerzbank E fra Comit e Bancaroma si tratta in esclusiva MILANO. Nella complessa partita che dovrà portare all'unione tra Comit e Bancaroma, le Assicurazioni Generali intervengono con decisione mettendo sul tavolo una carta vincente: un patto con la tedesca Commerzbank, importante socio in Comit, nella quale entreranno attraverso un aumento di capitale del valore di 1200 miliardi che assicurerà loro un posto nel consiglio di amministrazione dell'istituto tedesco come primo azionista in assoluto con il 5 per cento, e assicurerà alla controllata Amb la distribuzione dei suoi prodotti agli sportelli Commerz. A sua volta Commerz si impegna ad acquistare il 2,5% di Generali e avrà diritto ad un posto in consiglio. Una mossa che non solo appiana la strada verso il matrimonio tra Comit-Roma, ma ha una importante valenza strategica per la stessa compagnia triestina. La quale, attraverso il nuovo alleato, potrà meglio consolidare e sviluppare la sua presenza in Germania, dove è entrata in forze nei mesi scorsi con l'acquisto del gruppo assicurativo Amb. Un colpo da maestro, insomma, dietro al quale si intravede la regia di Mediobanca e di Enrico Cuccia. Cuccia che, a sua volta, con le nozze ComitRoma si assicura un futuro tranquillo, blindando il 16 per cento circa del suo capitale nel nuovo polo bancario. Nel quale, va da sé, la controllata Generali giocherà un ruolo di primo piano. Non è un caso se ieri, mentre a Francoforte il consiglio di sorveglianza di Commerzbank dava il via libera all'accordo con Generali, a Milano il consiglio di Comit scartava l'ipotesi di aggregazione con il gruppo San Paolo-Imi ritenuta non «in linea con le indicazioni espresse dagli organi direttivi e con gli obiettivi strategici» e dava mandato al presidente Luigi Lucchini e agli amministratori Saviotti e Abelli di procedere nella trattativa in esclusiva con Bancaroma, concentrando l'attenzione «sulla verifica di fattibilità». Tutto dovrebbe filare liscio anche se alcune fonti pongono l'accento sul fatto che l'esclusiva di Comit a Bancaroma valga «per il momento» e che - dunque - la cosa veramente concreta è la volontà di andare a vedere, certo nella consapevolezza che nella capitale sia necessaria una qualche operazione di pulizia dei conti Ida almeno 6000 miliardi, si dice). Se però l'operazione andrà in porto, l'aggregazione tra Comit e Bancaroma darà vita ad un polo creditizio con un attivo di oltre 411 mila miliardi, in testa alla classifica italiana. In casa Generali, l'intesa con Commerz permetterà alla controllata Amb di diventare, in Germania, partner esclusivo di Commerz nell'attività di bancassurance, dal momento che l'istituto guidato da Martin Kohlhaussen sta sciogliendo i suoi legami con la Dbv - Winterthur. Recita il comunicato Generali: «Amb sarà così in grado di estendere ulteriormente e significativamente la sua già vasta rete distributiva grazie alla collaboazione con un istituto di credito di assoluto prestigio internazionale». Già oggi la filiale tedesca di Generali e Amb vantano in Germania una raccolta premi pari a 21 mila miliardi. Si stima inoltre che, a regime, l'accordo possa tradursi per Amb in una crescita della quota di mercato nel settore vita pari all' 1%. Ma anche Commerz avrà i suoi benefici: Amb costituirà il canale di diffusione dei prodotti bancari dell'istituto di Francoforte il quale, in una nota, sottolinea come l'intesa preluda ad una «vasta cooperazione nel settore della allfinance» e a una «crescita dinamica del volume d'affari». Kohlhaussen ipotizza addirittura di veder lievitare di oltre «tre volte il bacino di clienti» per i suoi prodotti bancassicurativi che, attraverso la cooperazione con Dbv - Winterthur, raggiungeva già un volume di premi annuo di sei miliardi di marchi (seimila miliardi di lire). Insomma, i vantaggi ci sono per tutti in questa operazione che vedrà i due principali azionisti Comit unirsi attraverso l'ingresso di Generali in Commerz con la sottoscrizione di un aumento di capitale dal valore nominale di 122,5 milioni di marchi con un afflusso alle casse del parner tedesco di 1200 miliardi. Quanto agli altri importanti azionisti di Comit: Paribas e Deutsche, non è ancora chiaro quale sarà il loro atteggiamento. Fonti di Paribas hanno ieri osservato: «La posizione di Paribas in Comit-Roma ha avuto un'evoluzione. Non è scontata l'uscita da Comit che, se dovesse realizzarsi, avverrebbe con la cessione sul mercato». Tace la Deutsche, ultima arrivata in Comit (4,5%) e grande sconfitta di questo nuovo patto. Mal che vada, potrà a sua volta uscire dalla Commerciale con un buon margine di utile. Valeria Sacchi Negoziato a tempo fra i promessi sposi Agnelli dubbioso su un ritorno in corsa di Torino i tit.Jirt-f ititi ti t ti 611 AZIONISTI L'AZIONARIATO DILLI GENERALI DELLA COMIT 1) SPARÒ 5,89% 1 ) COMMERZBANK 4,999% 2) MEDIOBANCA 3) BANCA D'ITALIA 4) EURALUX 5) STATE STREET BANK AND TRUST S,S7% 4,76% siili 2) GENERALI 4,954% 3) DEUTSCHE BANK 4,4»»% 4) PARIBAS 4,042% 5) SANFORD BERNSTEIN 3,479% 6) JANUS CAPITAL 2,918% 7) TIGER 8) HDP 2,074% 9) BORGO 2,03% OM AZIONISTI COMMERZBANK 1) GENERALI 8,00% 2) BANCO CENTRAL HISPANOAMERICANO 3,00% I COLOSSI DEL CREDITO (i grandi gruppi bancari, compresa l'ipotesi di unione fra Brìi e Banco Napoli. Dati in miliardi di lire) L RISULTATO GRUPPI ATTIVO Dl GESTIONE Gianfranco Gutty, vicepresidente Comit

Persone citate: Abelli, Agnelli, Enrico Cuccia, Gianfranco Gutty, Kohlhaussen, Luigi Lucchini, Martin Kohlhaussen, Saviotti, Valeria Sacchi

Luoghi citati: Francoforte, Germania, Milano, Torino