Giallo familiare sullo Stradivari

Giallo familiare sullo Stradivari Roma, la madre del musicista accusa l'ex nuora. I carabinieri: indaghiamo anche negli Usa Giallo familiare sullo Stradivari Rubato al maestro Bianchi, vale 5 miliardi ROMA. Sulle tracce dell'ex moglie. Le indagini sullo Stradivari da 5 miliardi sottratto al maestro Luigi Alberto Bianchi non escludono Geòrgie Marci, mercante d'arte ebrea di origini russe. La donna, dopo la separazione avvenuta un mese fa, avrebbe preteso, sotto lo sguardo minaccioso eli una guardia del corpo, che il musicista romano firmasse un documento in cui era scritto: «Devi usare il violino solo in concerti importanti e come solista. Se lo suoni in un'orchestra, lo perderai. Ricordati chi; sei padrone dello strumento per il 15%». A rivelare questo episodio e a indirizzare i sospetti è stata la mathe del maestro, la pianista Ilde Baravelli Bianchi, proprietaria dell'appartamento da cui il 3 novembre alle 11 6 avvenuto il furto. «Il giorno dopo la scomparsa dello Stradivari, Geòrgie ha lasciato diversi messaggi sulla segreteria to- Icfonica di mio figlio - racconta la signora di 7(> anni -, ina poi non si è fatta trovare. Ed è strano anche che un mazzo di chiavi sia scomparso». Assume quindi i contorni di «una storia rosa e l'osca» il giallo che ha per oggetto del desiderio lo Stradivari denominato «Colossus» per le misure maggiori dell'usuale e acquistato ad un'asta di «Christio's» a Londra per un miliardo. La somma fu versata dalla «Gian Line», società intestata a Geòrgie Marci. E sarà proprio l'ex moglie del mae¬ stro a riscuotere il premio dell'assicurazione: quattro milioni di Iranchi svizzeri. Ora la commerciante d'arte dovrà essere ascoltata dai carabinieri del Comando per la tutela del patrimonio artistico. Ma per gli investigatori non è questa la sola pista da battere. «Sì, è vero che non vi sono segnali tli scasso e quindi la maggiore indiziata ò l'ex moglie - allenila il generale Conforti -, ma noi stiamo indagando anche negli Usa». Gli inquirenti pensano che il fiuto del «Colossus», appari (Minto anche a glandi violinisti coinè Giovanni Battista Viotti e Jacques Thibaud, possa essere collegato con quello di un altro strumento avvenuto sempre ai danni del musicista. Il maestro Bianchi, nell'ottobre dell'80, denunciò la scomparsa di una rarissima viola, chiamata «La Medicea» e costruita nel 1595 dai fratelli Amati di Cremona. Subito fu fatta «l'ipotesi statunitense». «Per quel l'urto siamo ad una svolta - rivela il maresciallo Grilli -. Qui in Italia sono pochi gli interessati a quest i strumenti e solo un centinaia i maestri, soprattutto della scuola cremonese, a essere capaci di costruire oggetti simili. Non cosi negli Usa». Ma anche su quell'episodio la madre del maestro pensa che ci possa essere lo zampino della commerciante d'arte. «Poco prima del l'urto della viola afferma Luigi suonò in Plancia davanti ad un importante musicista clic commentò: "La suoni come un violino". Marcie si arrabbiò tantissimo. Poi una persona mi disse: "George sa dov'è la viola"». Più che una testimonianza un atto d'accusa: «Abbiamo una porta blindata e nessuni) nel palazzo ha visto movimenti strani». Nella casa non sono stati lasciati indizi. L'unico, per ora, è «La voce del violino», un romanzo di Andrea Camillcri. Nel libro il commissario Montavano scopre che ad uccidere un'avvenente signora siciliana è stato l'amante clic voleva impadronirsi del violino della donna, l'aiti invertito dunque ma l'oggetto del desiderio è lo stesso. Giovanni Lamberti Il violista Luigi Alberto Bianchi

Persone citate: Andrea Camillcri, Baravelli Bianchi, Giovanni Battista, Giovanni Lamberti, Jacques Thibaud, Luigi Alberto Bianchi, Minto

Luoghi citati: Cremona, Italia, Londra, Roma, Usa