Pace ecologica tra Schroeder e i Verdi di Emanuele Novazio

Pace ecologica tra Schroeder e i Verdi Ma il Cancelliere ha detto «no» a ulteriori ritocchi del prezzo del carburante Pace ecologica tra Schroeder e i Verdi Dal '99 tassa sulla benzina e lefonti di energia BONN. La «tassa ecologica», che prevede il rincaro della benzina e di tutte le fonti di energia per consentire una riduzione del costo del lavoro, entrerà in vigore il primo di gennaio. Gli sgravi ai contribuiti sociali pagati da imprese e lavoratori - pari allo 0,8 per cento, l'anno prossimo - non dovranno dunque essere finanziati fino a primavera con un aumento del debito pubblico, come in un primo tempo i socialdemocratici avevano ipotizzato. Ma le esenzioni per le aziende non saranno generalizzate, come chiedevano ampi settori dell'Spd, preoccupati della competitività internazionale del «made in Germany»: saranno legate invece all'espo- sizione energetica delle imprese, come chiedeva il partito ecologista. Soltanto le aziende ad «intenso utilizzo» d'energia e considerate strategiche (la produzione di alluminio, di acciaio o di cemento, per esempio) ne saranno esonerate: per tutte le altre saranno fissati degli «sconti» variabili ma compresi, a quanto pare, fra il 10 e il 20 per cento a seconda dei consumi annuali. Alla vigilia del discorso d'investitura di Gerhard Schroeder davanti al Bundestag, in programma stamane, la coalizione rosso-verde ha dunque evitato d'un soffio una prova di forza fra Spd ed ecologisti che avrebbe indebolito il Cancelliere, nella sua uscita politicamente più significativa dal giorno dell'elezione: la presentazione del programma che guiderà nei prossimi quattro anni il suo governo, a cominciare da una riforma fiscale le cui anticipazioni hanno scontentato imprese e ceti medi, nonostante i miglioramenti apportati nelle ultime ore in seguito a una opposizione generalizzata. Mentre ancora non si placano le polemiche sulla proposta Schroeder di abbassare a 60 anni l'età pensionabile, la definitiva conferma della tassa ecologica ha tuttavia solle- vato nuove proteste: non soltanto fra gli imprenditori, che la considerano «un segnale sbagliato per 1' "azienda Germania" e un modo puro e semplice per raccoglier soldi», secondo quanto ha dichiarato ieri sera un portavoce della «Camera per il commercio e l'industria», il DIHT. Anche le associazioni naturalistiche insorgono: «Un progetto non abbastanza vasto e incompleto, dal momento che si prevedono comunque eccezioni», lamenta il presidente della principale associazione per la difesa dell'ambiente (il «Bund»), Angelika Zahrnt. Il compromesso approvato dopo un incontro fra il ministro delle Finanze (e leader dell'Spd) Oskar Lafontaine e il ministro dell'Ambiente, l'ecologista Juergen Trittin, prevede anche l'avvio di un programma per incoraggiare l'utilizzo di energie alternative e «rigeneranti», da quella solare a quella eolica. Ma pur contemplando ritocchi di tutte le fonti d'energia (dal gas al ga- solio all'elettricità), non considera nuovi e più consistenti aumenti al prezzo della benzina, oltre a quello di 60 centesimi il litro già deciso a partire dal I" gennaio. Li chiedevano i Verdi, vi si è opposto Schroeder in persona: con una decisione che molti commentatori attribuiscono al suo passato di ex membro del Consiglio di sorveglianza della Volkswagen, negli anni di presidenza del Land Bassa Sassonia. Nuove reazioni arrivano intanto alla proposta di abbassare l'età della pensione da 05 a 00 anni, considerata con favore dai sindacati ma giudicata «non finanziabile» dal leader degli imprenditori Dieter Hundt. Ieri anche il presidente dell'Ente federale del Lavoro, Bernd Jagoda, l'ha respinta considerandola «non attuale»: «Meglio cumulare ore di lavoro quando si è giovani, e trasformarle poi in 'tempo libero' quando si è anziani». Emanuele Novazio Ma aziende e naturalisti si dichiarano per opposte ragioni egualmente insoddisfatti ||| Joschka Fischer leader dei Verdi tedeschi e il neo ||| cancelliere Schroeder

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