Retrospettiva alla Spezia di Angelo Mistrangelo

Retrospettiva alla Spezia Retrospettiva alla Spezia Nature morte di Calandri in acquarelli proustiani OLA SPEZIA GGETTI, pesci e cesti di frutta. A cinque anni dalla scomparsa è stata alle_J stita una retrospettiva dedicata alle nature morte di Mario Calandri. Torinese, insegnante all'Accademia di Belle Arti, dove era titolare della Scuola di Tecniche dell'Incisione, presente alla Biennale di Venezia sin dal 1940, Calandri, nato nel 1914 e morto nel 1993, ha dipinto all'insegna d'una ricerca espressiva dalla limpide cadenze. Un'esperienza caratterizzata da una scelta di raffinati acquarelli, da pagine percorse da un colore lieve, intriso di luce che sottolinea la freschezza dell'immagine evocata. Sono fichi, grappoli d'uva, gusci d'uova e tazze, polipi e barattoli di melanzane, limoni e seppie, melograni e fette di meloni, che emergono dalla tessitura di questi acquarelli dalla sorprendente e rara qualità tecnica, dal linguaggio del tutto personale, capace di conferire il fascino segreto di un'ombra che si distende sul foglio di carta, la leggerezza di un «tocco» che «costruisce» la composizione e la immette in un'atmosfera sospesa e incantata. E', in ogni caso, una pittura, come si può anche osservare nel catalogo con testi di Maurizio Fagiolo Dell'Arco e Francesco Poli, in cui gli oggetti quotidiani diventano frammenti di un lungo racconto che è vita, infanzia rivisitata, misura di un tempo di ricordi. Ricordi che rappresentano il sogno di un'artista del Novecento, l'incedere delle stagioni e, contemporaneamente, il fluire di una linea appena accennata, diluita nella luce della memoria. Angelo Mistrangelo Mario Calandri/Acquarelli/ Nature morte 1966-1990 La Spezia, Museo Amedeo Lia Palazzina delle Arti, via Priore 234 Sino all'8 dicembre Orario 15-19 Mario Calandri, «Libri e candela»

Persone citate: Amedeo Lia, Dell'arco, Francesco Poli, Mario Calandri, Maurizio Fagiolo

Luoghi citati: La Spezia, Venezia