Si recita la Contaminazione

Si recita la Contaminazione Convegno a Taormina: perché sempre più si mescolano generi, stili, culture Si recita la Contaminazione Tra Aids e computer, flamenco e voci africane TAORMINA DAL NOSTRO INVIATO Generi che si intrecciano, culture che si mescolano, stili teatrali o coreografici debitori l'uno dell'altro. Mai come in questa fine secolo la contaminazione è stata la colonna portante di tutti i generi teatrali. A Taormina l'intrecciarsi di influenze ha chiamato in causa, nella stessa giornata, da una parte papa Wojtyla e Moana Pozzi, nella presentazione del nuovo Dizionario dello spettacolo curato Felice Cappa e Piero Gelli per la Baldini & Castoldi, dall'altra il flamenco e le percussioni africane, le danze coreane e brasiliane, il tip tap e l'hip hop nelle relazioni del convegno «Danza oggi, Spagna e Stati Uniti». Il Dizionario, hanno spiegato gli autori, ha tenuto conto dello sviluppo tumultuoso e trasversale dello spettacolo in un secolo che ha visto, per esempio, un ex attore del cinema, Reagan, fare il presidente degli Stati Uniti, un futuro papa scrivere, in gioventù, per 0 teatro, e una pornostar superare le barriere tradizionali della sua «specializzazione». E la contaminazione è tor¬ nata al centro dell'attenzione nelle due relazioni che Roger Salas e Elizabeth Zimmer hanno tenuto sulla nuova coreografia spagnola e americana al convegno curato da Marinella Guatterini e voluto da Gioacchino Lanza Tornasi, direttore artistico della sezione Musica e Danza del Festival Taormina Arte '98, in corso in questi giorni. Grandi contaminatori - ha spiegato Salas - sono i nuovi giovani coreografi spagnoli che sulla scia di Joaquin Cortes mescolano flamenco a danza contemporanea, musica tradizionale e percussioni africane. Come poteva poi la mescolanza di stili non essere alla base della dan¬ za di un Paese che ha fatto del meltingpot la sua filosofia? Nel calderone americano entrano gusti nuovi, imprevisti, sulla spinta delle ultime ondate migratorie. E dalla società emergono temi forti, come l'Aids. Si fanno avanti nuovi soggetti: gli anziani, gli handicappati sono presi in considerazione e il loro gesto può diventare danza. Entra in gioco la tecnologia, non solo il video ma anche il computer: il programma «Lifeformes», utilizzato da Merce Cunningham per preparare le proprie coreografie, è diventato nelle mani di un giovane creatore, Michael Cole, oggetto di un brano video che vive di una autonoma vita artistica. E cadono gli ultimi tabù: a New York - ha raccontato la Zimmer, mostrando un significativo brano di video - il giovane John Jaspers ha creato un balletto dove due donne e tre uomini, vestiti di tutto punto, danzano tenendo scoperti soltanto le mammelle e i peni. In questo modo danno vita a una danza che ridicolizza il sesso e non ha assolutamente nulla di erotico. Sergio Trombetta li coreografo e ballerino spagnolo Joaquin Cortes

Luoghi citati: New York, Spagna, Stati Uniti, Taormina