Banca Commerciale nella «morsa» dei tedeschi di Ugo Bertone

Banca Commerciale nella «morsa» dei tedeschi Svolta per gli assetti delle banche. Commerzbank tratta con Generali. La Deutsche Bank tace Banca Commerciale nella «morsa» dei tedeschi Oggi decide le alleanze. Bnlpronta per affrontare il mercato MILANO. L'aggettivo è abusato. Ma è difficile, pensando a stamane, non cogliere la solennità della giornata per 0 mondo del credito italiano, al punto che lo stesso Mario Draghi, direttore generale al Tesoro, si è spinto a parlare, almeno per la Bnl, di «momento storico». Per la prima volta, probabilmente, i riflettori della grande finanza europea saranno tutti concentrati su un fazzoletto di terra nella City milanese dove si giocheranno due partite vere. La prima, quella Bnl, chiama in causa Madrid, sede nazionale del Banco de Bilbao, pur gelosissimo delle sue radici basche, e «i compagni di strada» dell'avventura in Bnl. La seconda, quella Comit-Banca Roma, ha tra i suoi protagonisti di grido due colassi amici-nemici di Francoforte: D ;utsche Bank, il colosso, nell'inedita (per lui) veste di sfidante; la Commerzbank, decisa a chiudere a suo vantaggio, una volta tanto, un derby all'ombra di San Siro. Ma l'esito della partita meneghina, potrebbe aver riflessi assai più profondi. L'alleanza in Comit, per esempio, potrebbe aver come prologo o conseguenza (tempi e modalità si stanno trattando) uno scambio di partecipazioni tra il pianeta Generali, primo socio della banca milanese, e quello Commerzbank. Anche Deutsche Bank, per la verità, non sembra uno spettatore passivo né condannato ad un semplice ruolo di disturbatore per un'intesa, quella con la Banca di Roma, che non sembra piacere alla prima banca europea (e non solo). Sono stati presi contatti con le Generali, oltre che con Ifi-Ifil, partner in Fiat, e con limi-San Paolo. La filosofia, nuova per il gigante della finanza europea, sembra essere quella dello scambio di piattaforme di lavoro (tecnologie, management, reti esterne al mercato dell'Euro), accordi azionari e operativi. Una novità importante, destinata probabilmente a produrre grosse novità già nel breve. In Italia e fuori, dove già si parla dei possibili effetti della «battaglia di Milano». C'è, ad esempio, chi già anticipa un'incursione transalpina dell'Imi-San Paolo che potrebbe puntare, sfumata eventualmente la partita Comit, su una quota significativa in Crédit Lyonnais trascinando nell'orbita di Piazza San Carlo la stessa Paribas, oggi socia (in dissenso) di Comit. Quel che è sicuro è che la grande partita bancaria sta finalmente entrando nel vivo. In mattinata Luigi Abete e Davide Croff, presidente e amministratore delegato della Bnl, affronteranno il parterre di Piazza Affari, tappa fondamentale del «road show» che culminerà nell'offerta pubblica di vendita della banca, valore 7600 miliardi. Poche ore dopo, qualche centinaio Per mancanza di spazio è rinviata la rubrica «/ nomi e ali affari» di metri più in là, in piazza della Scala, il consiglio di amministrazione della Comit affronterà una pratica ancor più delicata e complessa: aprire «una trattativa esclusiva» con la Banca di Roma per l'integrazione tra i due istituti? Oppure, come chiede l'azionista Deutsche, assente alla riunione ma non per questo meno potente, allargare l'orizzonte ad Imi-San Paolo? Sullo sfondo, naturalmente, ci sono altre questioni non meno rilevanti. L'assetto azionario di Medio- banca, una delle prime preoccupazioni, probabilmente, di chi sta spingendo per una soluzione ComitBanca Roma (capace di coagulare un nucleo duro di controllo per la cassaforte di via Filodrammatici). Oppure, non meno importanti, i disegni della Banca d'Italia decisa a presentare all'appuntamento europeo una mappa del credito in cui non figuri una ipoteca a rischio quale quella della Banca di Roma, in grande crescita di risultati ma attardata dal peso delle sofferenze eredi¬ tate nel corso della sua espansione. E, di sicuro, in via Nazionle non dispiacerebbe punire in qualche modo il blitz improvviso di Deutsche Bank, condotto all'insaputa del governatore. Molti, infine, si aspettano di vedere l'atteggiamento del premier Massimo D'Alema che, attraverso la sapiente mano di Marcello Messori, ha dedicato più di un'attenzione all'evoluzione della mappa del credito italiano. Ugo Bertone E già si parla della possibile incursione di Imi-San Paolo su Crédit Lyonnais coinvolgendo Paribas Luigi Lucchini presidente della Banca Commerciale stretta fra Deutsche e Commerz Bank

Persone citate: D'alema, Davide Croff, Luigi Abete, Luigi Lucchini, Marcello Messori, Mario Draghi

Luoghi citati: Francoforte, Italia, Madrid, Milano, Roma, San Paolo