Scalfari contro Di Bella: poca serietà

Scalfari contro Di Bella: poca serietà Nella giornata anticancro il Presidente parla di clamori eccessivi e speculazioni politiche Scalfari contro Di Bella: poca serietà Ricerca, da gemelli congelatigli organi di ricambio ROMA. Anche la giornata nazionale per la ricerca sul cancro, ieri, è stata motivo di polemica sulla guerra tra il professor Luigi Di Bella, ideatore di un metodo per la cura dei tumori, e il resto del mondo scientifico. Il Presidente della Repubblica, nel ringraziare il ministro della Sanità, Rosy Binai, e i rappresentanti della ricerca ufficiale per «la serietà assoluta», ha contrapposto il ricordo di «momenti di non serietà». Scalfaro non ha mai citato direttamente Di Bella, ma il suo riferimento è stato chiarissimo. E il commento del professore modenese? «Vedrete che i giudici mi daranno ragione». Parecchie invece le difese da sedi di partito. Adolfo Ureo, portavoce di An («Scalfaro interviene sempre a sanzionare i più deboli e a giustificare i più forti»). Stefania Prestigiacomo, Forza Italia («continueremo a difendere la libertà di cura»). L'ex ministro della Sanità Raffaele Costa («se i malati si sono gettati per qualche mese nelle braccia di Di Bella, magari sbagliando, qualche ragione c'era»). A PAG. 5

Luoghi citati: Roma