«Dal Fisco nuovi incentivi» di Gianfranco Quaglia
«Dal Fisco nuovi incentivi» «Dal Fisco nuovi incentivi» Benvenuto: dopo il taglio Irap Vobiettivo è favorire i giovani TORINO. E' sugli sgravi fiscali che sarà in parte giocato il futuro dell'imprenditoria agricola. Il taglio dell'aliquota Irap, scesa dal 2.5 all'1,9%, dovrebbe costituire il primo passo importante di una svolta con ricadute positive su tutto il settore, se n'è parbto a Torino in una tavola rotonda organizzata dalla Cia-Piemonte a cui ha partecipato Giorgio Benvenuto, presidente della Commissone finanze della Camera e se ne riparlerà in un incontro voluto dalla Coldiretti provinciale. «L'agricoltura - dice Benvenuto - non deve più essere vista come settore residuale ma come grande potenzialità per l'Italia». Sembra sia nato un nuovo patto tra il settore e il Fisco. Ma che cosa c'è dietro l'angolo del dopo-Irap? «Una politica fiscale intelligente, che favorisca tutte le forme di incentivazione e definisca sostegni. In una parola si tratta di far rientrare il lavoro autonomo in questa realtà. Attribuisco pertanto grande rilevanza al tavolo fiscale, di cui si parla in questi giorni, come strumento in grado di operare con continuità e produrre possibilità di crescita». Siamo al punto di partenza di una nuova fase di sviluppo? «Si è passati a una politica di sostegno all'investimento che favorirà soprattutto l'imprenditoria giovanile. Finalmente ci si è resi conto che i giovani devono essere avvantaggiati. La successione nella proprietà agricola con bonus fiscale è un buon segno. Per le organizzazioni di categoria si presentano opportunità straordinarie: sta maturando nel Paese la concezione secondo cui l'agricoltura è un settore nel quale è utile investire». Insomma, dal tavolo fiscale dovranno uscire incentivi per le nuove generazioni. Ma sul tappeto ci sono ancora problemi, come quello degli affitti, che incidono pesantemente. Quali le prospettive? «Esiste un impegno del governo in tal senso. Abbiamo appena presentato una risoluzione che discuteremo martedì alla Camera. Saranno assunte rapide iniziative per esonerare dall'obbligo di registrazione i contratti pluriennali di fondi rustici quando il canone annuo risulti inferiore a due milioni e mezzo, nonché a riconoscere la facoltà per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli a titolo principale di registrare in modo cumulativo i contratti stessi entro il primo novembre del primo anno di validità. Poi penso a una serie di altre questioni, come quelle delle quote latte: le soluzioni adottate in passato devono farci riflettere». Gianfranco Quaglia Giorgio Benvenuto, presidente della Commissione finanze della Camera
Persone citate: Giorgio Benvenuto
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