Pinochet, Usa pronti al colpo di grazia di Andrea Di Robilant

Pinochet, Usa pronti al colpo di grazia Per l'assassinio a Washington del ministro degli Esteri di Allende e dell'americano che ispirò il fdm «Missing Pinochet, Usa pronti al colpo di grazia Richiesta di estradizione se Londra lo libererà WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Adesso anche gli americani si muovono per chiedere l'estradizione di Augusto Pinochet. Dopo aver dato l'impressione di voler stare alla larga da una vicenda che si ricollega a uno dei capitoli più ingloriosi della politica estera Usa, l'Amministrazione Clinton cambia rotta. E fa sapere che potrebbe intervenire nella contesa se l'ex dittatore cileno non sarà estradato in Spagna dalla Gran Bretagna. «Una decisione non è ancora stata presa», avverte John Russell, portavoce del ministero della Giustizia. Bisogna aspettare il verdetto della Commissione dei Lord sulla richiesta di estradizione spagnola. Ma se quella sarà respinta, dice Russell, allora gli Stati Uniti potrebbero chiedere ai britannici di poter interrogare Pinochet a proposito di quattro celebri omicidi portati a termine dalla Dina, la polizia segreta cilena, più di vent'anni fa. Il più clamoroso fu quello di Orlando Letelier, ex ministro degli Esteri nel governo di Salvador Allende ed esule politico, che venne ucciso con un'auto-bomba nel cuore di Washington nel 1976, ad appena un chilometro dalla Casa Bianca. In quell'attentato morì anche Ronni Moffitt, studioso americano e collega di Letelier. Un altro caso poi divenuto celebre fu l'uccisione di Charles Horman, il 31 enne film-maker americano che sparì a Santiago durante il golpe di Pinochet nel 1973. La sua storia venne raccontata nel film «Missing», con Jack Lemmon nella parte del padre di Horman. Nel 1973 sparì anche Frank Teruggi, un giovane giornalista e scrittore americano che viveva a Santiago ed era legato alla sinistra cilena. L'estradizione di Pinochet è stata richiesta non solo dal giudice spagnolo Baltasar Garzón, ma anche dalle autorità giudiziarie in Francia e Svizzera. E denunce contro l'ex dittatore sono state fatte in altri Paesi europei, compresa l'Italia. La Corte britannica ha stabilito che il generale gode di immunità in quanto ex capo di Stato, ma l'ultima parola spetta alla Commissione dei Lord. Se questa confermerà il giudizio di primo grado, Pinochet dovrebbe poter torna¬ re in Cile. Ma una richiesta di estradizione americana potrebbe bloccare la sua partenza e rilanciare il caso in maniera drammatica. Non è del tutto chiaro se l'amministrazione Clinton abbia davvero l'intenzione di cominciare una battaglia giudiziaria per poter mettere le mani su Pinochet. Un'iniziativa del genere non solo complicherebbe i rapporti con il nuovo Cile, ma, come dice schiettamente una fonte del Dipartimento di Giustizia, «aprirebbe un verminaio» a Washington. Mettere sotto accusa Pinochet vorrebbe dire, inevitabilmente, mettere sotto accusa gli uomini che guidarono la politica estera americana negli Anni Settanta, a cominciare da Henry Kissinger. La distruzione del regime di Allende divenne una delle priorità dell'Amministrazione Nixon, che in una serie di riunioni sulle quali c'è ormai una vasta documentazione, incaricò la Cia di Richard Helms di usare «ogni mezzo» per rovesciare Allende e aiutare Pinochet. Kissinger era consigliere per la Sicurezza Nazionale di Nixon quando Allende arrivò al potere (più tardi sarebbe diventato Segretario di Stato). Ed ebbe un ruolo importante nell'assicurare il sostegno americano al regime di Pinochet dopo il golpe, quando il Cile divenne uno statoparia in gran parte dell'Occidente. Andrea di Robilant Ma al ministero della Giustizia non tutti sono d'accordo «Attenzione, rischiamo di scoprire un nido di vermi» Il ministro Orlando Letelier e una scena del film «Missing», con Jack Lemmon