«Poco sexy», giocataci multate di Roberto Condio
«Poco sexy», giocataci multate Punite ai Mondiali le pallavoliste che non indossano il body «Poco sexy», giocataci multate LA Federpallavolo intemazionale ieri ci ha fatto crollare un mito. Forse traviati da cartoline e racconti da Rio e dintorni, tanga e curve mozzafiato, pensavamo che le brasiliane fossero le donne più disinibite del globo e invece le troviamo in cima alla classifica delle «bacchettone», meno audaci persino di cinesi e keniane. E con le sudamericane, in prima fila fra le pudiche, un'altra sorpresona: le italiane. Cos'è successo? Ai Mondiali, in Giappone, Brasile e Italia, con Rulgaria, Croazia e Russia, si sono ribellate al diktat di chi governa lo sport delle schiacciate. Invece di indossare il succinto body esibito da cubane e peruviane 0, come impone il nuovo regolamento, indumenti «che seguano le linee del corpo», hanno vestito maglie giudicate poco aderenti. E gli inflessibili membri del Comitato di controllo (tutti uomini) le hanno punite con una multa di tremila dollari (circa 5 milioni di lire) per abbigliamento «troppo decoroso». Poco sexy, insomma. E' ernesta l'ultima, ridicola con¬ seguenza della spudorata corsa che stravolge da anni molti sport: per combattere lo strapotere del calcio e rimediare un po' di spazio in più in tv, vitale per convincere gli sponsor, sono disposti a tutto. Persino a vendere l'anima. La pallavolo ha esagerato: non contenta di essersi snaturata con il tocco di piede e l'abolizione del cambiopalla, ora ha pure sforbiciato le tenute di giocatori e, soprattutto, giocatrici. E la tv, guardona per natura e abituata a frugare anche sotto i gonnellini delle tenniste, ci sguazza. Dopo aver sancito alle Olimpiadi di Atlanta il successo del beach-volley, zoomando sui minicostumi della bella gioventù abbronzata di scena sulla sabbia, ora s'insinua nelle pieghe dei body attillati delle mulatte cubane. «Quella roba noi non la metteremo mai urlano brasiliane e italiane -. Più che atlete, ci sentiremmo oggetti del desiderio di voyeurs». Un gioco perverso, in mondovisione. Ma chi non ci sta, paga la multa. Roberto Condio
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