Caldaia autonoma, un diritto?

Caldaia autonoma, un diritto? Caldaia autonoma, un diritto? NEL nostro palazzo una maggioranza di condomini, nonostante quanto dispone il regolamento con trattuale, ha deciso di passare all'impianto di riscaldamento autonomo. Possono farlo e costringere noi contrari ad adeguarci, oppure possiamo far valere il nostro diritto a mantenerci attaccati alla caldaia centrale?». UNANIMITÀ' La lettera del signor Paolo Pilurzu di Torino tocca una questione molto frequente nelle assemblee condominiali e che ha già dato molto lavoro agli avvocati. Il distacco di un condomino dalla caldaia centrale è possibile, salvo previsioni diverse del regolamento, solo con l'unanimità dei consensi; l'esonero dalle spese riguarda soltanto i consumi e non la manutenzione della caldaia. La rinuncia a un qualsiasi servizio comune può avvenire anch'esso solo con l'unanimità. ECCEZIONE Nel caso prospettato dal nostro lettore c'è però un'eccezione (discutibile fin che si vuole, ma c'è). Sono le norme della legge 10/91, che prevedono una maggioranza di 501 millesimi per deliberare i provvedimenti che portino a un risparmio energetico. Tra questi è menzionata esplicitamente la trasformazione dell'impianto centralizzato in impianti autonomi per il riscaldamento e l'acqua calda. MILLESIMI Premesso questo, si può rispondere al nostro lettore dicendo che, innanzitutto, bisogna vedere come si è formata la maggioranza di cui scrive. Se si tratta di una maggioranza puramente numerica non basta: la discriminante, a differenza di qualsiasi altra delibera che richiede sempre una duplice maggioranza, numerica e millesimale, è il numero di millesimi. Se ci sono 501 millesimi l'unica strada da percorrere è impugnare la delibera assembleare contestando che si ottenga un risparmio energetico significativo. E' una soluzione che però richiede il ricorso a legali, tempi lunghi e spese. RISPARMIO La legge 10/91 è la figlia tardiva dell'austerity degli Anni 70 e del caro petrolio; un aspetto molto discutibile è che le norme tengono conto del risparmio energetico ma non della convenienza finanziaria delle opere finalizzate al risparmio. Convenienza che, nel caso della trasformazione da centrale ad autonomo, non sempre si verifica e va valutata caso per caso, tenendo comunque conto che una centralina individuale ha spese di gestione superiori a quelle che si pagano suddividendo le spese di una caldaia centralizzata. In pratica, il van taggio finanziario si ottiene quando la spesa per il rifacimento dell'impianto è inferiore al risparmio della bolletta energetica conseguibile in quattro-cinque anni. CONVENIENZA La coppia che di giorno lavora e quindi sta fuori di casa e un week end su due va fuori città sicura mente fa un buon affare, soprattutto se si trova in un piano intermedio, dove può godere del calore di chi sta sopra e di chi sta sotto. Il pensionato che abita al l'ultimo piano e che in casa ci sta tutto il giorno o patisce il freddo non ci guadagna. Un ultimo aspetto rilevante da considerare è che l'installazione di centraline autonome dà diritto al bonus del 41%; un elemento che può far pendere la bilancia in favore del la trasformazione dell'impianto. Gino Pagliuca

Persone citate: Gino Pagliuca, Paolo Pilurzu

Luoghi citati: Torino