E' coi quiz che si danno i milioni Evviva le televisioni!

E' coi quiz che si danno i milioni Evviva le televisioni! E' coi quiz che si danno i milioni Evviva le televisioni! N ON è certo da oggi che la tv ha scoperto la fortuna e l'impatto che può avere sui giochi a premi televisivi. Mike Bongiorno, sempiterno signore del quiz, campa da anni con «La ruota della fortuna», un format mondiale che non conosce crisi. Solo che oggi, ai giochi competitivi, sempre meno numerosi, si sono affiancati programmi e programmini, sempre più numerosi, dove il vincere o il perdere è affidato alla sorte. Ha ragione Milly Carlucci, che sentiamo qui a fianco. In questo momento nel mondo televisivo va di moda la Dea bendata: sforzo minimo, risultato in certo, ma brivido assicurato. Oltre al mitico miliardo messo in palio dalla lotteria di Capodanno di Raffaella Carrà, che ogni sabato arriva pure a distribuire, se le cose marciano per il verso giusto, mezzo miliardo di premi aggiuntivi, c'è il «Lotto alle otto» di Raidue dove è il vento che agita le schedine a farla da padrone, la vecchia «Zingara» di Raiuno con Cloris Brasca, sopravvissuta a ogni mutamento di palinsesto, in cui la Luna nera, però, miete più vittime del necessario, il giochino del «Com'è?» di Carlo Conti nell'«ln bocca al lupo» preserale e, soprattutto, ci sono «I fatti vostri» di Michele Guardi su Raidue con Massimo Giletti, impareggiabile prototipo del gioco televisivo in cui, comunque vada, per il solo fatto di esser riusciti a telefonare, si vince qualcosa. Lanciato nove anni fa come l'unica trasmissione capace di rispecchiare in tv gli umori di una piazza di paese, «I fatti vostri», leader d'ascolto anche quest'anno con il 32% di share, deve molta della sua longevità al meraviglioso stupidissimo gioco del «Premi o busta, signora?», un giochino per cui, chi riesce a telefonare, una cosa se la porta a casa ed è contento della vittoria. Guardi, teorizzatore del premio piccolo televisivo che rende felici e preserva dall'infarto, è anche il padre di «In famiglia», gioco della mattina del sabato di Raidue, dove casella dopo casella, puoi contribuire ad arredarti il salotto, la cucina o la camera da letto, tra un forno a microonde e un'antenna parabolica, senza far altro che indovinare il posto giusto su un cartellone. Però, se la Rai con le sue due reti principali, ha colto il vento della fortuna, Mediaset, invece, pare non averlo capito. Sia con il «Superboll» di Fiorello sia con «Tira e molla» di Ingrassia entrambi su Canale 5 e entrambi poco premiati dall'Auditel infatti bisogna pur rispondere a qualche domandina per vincere qualcosa. E perfino con la «Sarabanda» di Papi su Italia 1, oppure con «Ok il prezzo è giusto» della Zanicchi su Retequattro Mediaset continua a insistere con i quiz che dimostrino almeno velocità, almeno buon senso, almeno conoscenza delle canzonette. Forse e per questo che, in quest'inizio di stagione, Mediaset in generale e Canale 5 di Costanzo m particolare hanno incontrato qualche difficoltà nello scontro cpn la Rai? - (Simonetta Rlòblony] \ la Carrà che ancora doveva che ancora doveva rrambate», condusa?», un talk show di nni Boncompagni e che non conduceva persona. La bionda un'accogliente pa intratteneva i suoi nici, con giochi sem quello, che diventò stente nell'indovinasero contenuti in un lì che Renzo Arbore osa frase che dà il titre pagine, e che fu tutta»: «Perché è coi milioni, evviva le teleGiancarlo Magalli E poi, nell'87, arrivò Magalli, mentre Carrà e Bonaccorti erano passate alla Fininvest. Accanto a lui c'era Simona Marchini, poco tempo prima portata alla notorietà da «Quelli della notte» di Arbore. Il conduttore, anche autore, mantenne l'atmosfera familiare del programma, badando molto a consolidarne la struttura modulare, adatta cioè ad un aggancio immediato da parte del pubblico. Da quel momento Magalli cominciò a comparire spesso sul video, fino ad arrivare a questa stagione, in cui conduce contemporaneamente «I cervelloni» il giovedì e «Domenica in», naturalmente la domenica, sempre su Raiuno. Milly Caducei viaggia attraverso le televisioni europee, come ha fatto Raffaella «La ruota delrisi. Solo che og sono affiancati proe il vincere o il perdere è ntiamo qui a fianco. In questo endata: sforzo minimo, risultato in ria di Capodanno di Raffaella Carrà, che ogni per il verso giusto, mezzo miliardo di premi aggiuno che agita le schedine a farla da padrone, la vecchia ta a ogni mutamento di palinsesto, in cui la Luna neno del «Com'è?» di Carlo Conti nell'«ln bocca al lu» di Michele Guardi su Raidue con Massimo Giletti, i, comunque vada, per il solo fatto di esser riusciti a a come l'unica trasmissione capace di rispecchiare in eader d'ascolto anche quest'anno con il 32% di shastupidissimo gioco del «Premi o busta, signora?», un e la porta a casa ed è contento della vittoria. Guardi, e felici e preserva dall'infarto, è anche il padre di «In , dove casella dopo casella, puoi contribuire ad arren forno a microonde e un'antenna parabolica, senza lone. Però, se la Rai con le sue due reti principali, ha e non averlo capito. Sia con il «Superboll» di Fiorello anale 5 e entrambi poco premiati dall'Auditel infatti vincere qualcosa. E perfino con la «Sarabanda» di Pa della Zanicchi su Retequattro Mediaset continua a , almeno buon senso, almeno conoscenza delle cantagione, Mediaset in generale e Canale 5 di Costanzo nello scontro cpn la Rai? - (Simonetta Rlòblony] \ Milly Caducei viaggia attraverso le televisioni europee, come ha fatto Raffaella

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