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parliamone parliamone coessaromaz Iprogrammi ci fanno disperare. Non soltanto perché non sono più veri programmi (fiction a parte), ma soltanto contenitori dove il pubblico va ad esibirsi (su Raiuno è già comparsa la pubblicità di «Per tutta la vita», la trasmissione dei fidanzati condotta da Fabrizio Frizzi) o dove i cosiddetti «vip» vanno a promuovere i loro prodotti. Ma anche perché cambiano vorticosamente. Spesso né Rai né Mediaset avvertono gli spettatori dei repentini mutamenti, soprattutto i telefilm non hanno requie. A volte le reti avvertono, ma soltanto il giorno prima. E in questo caso il vostro «In tivù» non può che riportare il palinsesto precedentemente deciso. Sotto al sommario, in questa stessa pagina, scriviamo che «orari e programmi sono comunicati dalle emittenti» e che noi «non siamo responsabili di successive variazioni». Non possiamo materialmente registrare le variazioni dell'ultimo minuto, anche perché il settimanale deve essere pronto già una settimana prima dell'uscita, avendo una forte tiratura (circa 400 mila copie) che si deve sviluppare in più giornate. Però, ugualmente, vi assicuro, ogni programma che cambia è una spina nel fianco. Da questa settimana parte una nuova rubrica, che si chiama «Trash & trendy», dedicata a quello che di brutto e di bello offrono le televisioni, soprattutto quelle locali. Aspettiamo segnalazioni, di programmi e personaggi, anche dai lettori. Che naturalmente possono continuare a scrivere per «in tivù» le loro recensioni, possono continuare a mandare le loro idee per programmi nuovi. A questi indirizzi: «La Stampa - in Tivù», via Marenco 32, 10126, Torino; numero di fax: 011/6568.131; casella di posta elettronica acomazzi@tin.it.