DE SONO

DE SONO DE SONO Viola protagonista il 9 e 24 novembre EC1SAMENTE la De Sono Associazione per la Musica non finisce di stupire per le sue iniziative controcorrente e per certi versi anche coraggiose. L'ultima, per ora, si concreta in due serate che, il 9 e il 24 novembre, accenderanno i riflettori su uno strumento magnifico, insostituibile eppure non valutato come effettivamente meriterebbe: la viola. Gli appuntamenti sono entrambi previsti in Conservatorio alle ore 21 e vedono protagonisti alcuni giovani musicisti che l'Associazione ha gratificato con borse di studio. In quello di lunedì 9 sarà Simone Briatore a eseguire la «Sonata in mi bemolle maggiore op. 120 n. 2» di Johannes Brahms che, per la verità, come la consorella designata con il n. 1, venne scritta per il clarinetto. Fu Brahms stesso a prevedere che queste bellissime pagine fossero voltate in versione violistica e l'esito non ne è minimamente mortificato, anche se naturalmente una destinazione apposita allo strumento ad arco avrebbe permesso altre soluzioni. Al pianoforte ci sarà Riccardo Bovino, che si accompagnerà a Briatore anche nel «Konzertstùck» di George Enescu e si unirà infine al violoncellista Marco Mosca per eseguire il «Trio in la minore op. 114» di Brahms, anch'esso previsto con il clarinetto. La serata sarà degnamente completata da una bellissima pagina per viola sola, la «Cadenza» di Krzysztof Penderecki. La seconda «puntata», il 24, vedrà impegnato invece il violista Bruno Boano, con l'accompagnamento di Riccardo Giuranna. Il programma prevede quattro brani per questo duo: la «Sonata op. 11 n. 4» di Paul Hindemith (che fu anche un eccellente solista di viola), «Lachrimae, Reflections on a song of Dowland op. 48» di Benjamin Britten, la succitata «Sonata n. 2» di Brahms e la «Sonata op. 147» che Dmitri Shostakovic completò nel 1975 poco prima di morire. II. o.)