OPERE, OPERETTA, DANZA

OPERE, OPERETTA, DANZA OPERE, OPERETTA, DANZA Dopo Mozart, Donizetti e Kandel Le Comte Ory invece di Semiramide Sm INIZIA con il «Don GioW vanni» e si prosegue con una stagione all'insegna delle novità: innanzitutto l'arrivo di Claudio Desderi alla direzione del Regio, il che significa messa in opera della stagione '99-2000, e della stagione dei concerti per dar vita operativa alla Fondazione Teatro Regio e all'ingresso dei privati. Una prova importante per il baritono-direttore, il quale, insieme con Giorgio Balmas, costituisce il «Duo della sfida». Un'altra novità è la rinuncia di Luca Ronconi, oberato dagli impegni al Piccolo Teatro di Milano. Ronconi, costretto a dare forfait nella «Semiramide» rossiniana, promette di inaugurare il Duemila con un altro titolo per ora tenuto segreto, e così Claudio Desderi ha fatto ricorso agli amici britannici di Glyndebourne per acciuffare un altro titolo rossiniano «Le Comte Ory», che sostituirà in cartellone «Semiramide». Dodici le opere della stagione 1998-99: una novità assoluta immediatamente dopo «Don Giovanni», il donizettiano Don Pasquale (28 novembre) affidato alla direzione di Fabrizio Maria Carminati, direttore che dal Regio ha preso il volo; quindi il 21 dicembre, una sola recita di quell'oratorio in due parti di Haendel, Il Trionfo del tempo e dei disinganno, novità per Torino, che si avvarrà dell'interpretazione di Eva Mei, della bravissima e sensibile Cecilia Battoli, di Marianne Lipovsek, di Scott Weir e soprattutto di quello straordinario cultore del barocco, il cui nome è celeberrimo in tutto il mondo: Nikolaus Hamoncourt. Al Regio, il 2 febbraio, comparirà quindi Le Comte Ory con il rossiniano Rockwell Blake, Alexandria Pendatchanska, Bernadette Manca di Nissa, Michele Pertusi, direttore Bruno Campanella. Toccherà quindi al balletto: La Bisbetica domata (19 febbraio) nella coreografia di Cranko, con la compagnia di Stoccarda e Alessandra Ferri; Maria Stuarda di Donizetti andrà in scena il 16 marzo, affidato alle esperte cure di Evelino Pidò, con la regia di Jonathan Miller (allestimento dell'Opera di Montecarlo e del Comunale di Bologna). Lindsay Kemp, magico artista delle scene, è l'ideatore del balletto Cruel Garden che sarà rappresentato l'8 aprile con la Rambert Dance Company. Sei serate magiche dal 4 maggio, con un'artista inarrivabile: Renata Scotto. La Scotto toma a Torino dopo una «Tosca» di qualche anno fa per interpretare La voix humaine di Poulenc e The medium di Giancarlo Menotti, in tutte e due le opere diretta da John Mauceri, ex «stabile» del Regio. Bruno Campanella, l'8 giugno debutterà in Traviata ed è un fatto particolare per questo direttore così sensibile nel repertorio belcantista affrontare anche la spigolosa, splendida Traviata. Un segno di grande maturità artistica, un modo di intendere la musica, un modello che i giovani direttori dovrebbero seguire. Pendatchanska nel ruolo di Violetta, Giuseppe Sabbatini in quello di Alfredo Germont, Roberto Servile papà Germont; la regia è di Alberto Fassini; maestro del coro, Bruno Casoni. La stagione si concluderà con due spettacoli di diversa, intensa efficacia scenica e vocale: La vedova allegra di Franz Lehar il 13 luglio, diretta da Peter Maag e L'Olandese volante di Richard Wagner col grande baritono Wolfgang Brendel nel ruolo del titolo e la direzione prestigiosa di Dietfried Bernet. [ar. ca.] In alto, ( Wilia Bartali e il direttore artistico ( '/audio Desderi. Quia lato l\cnata Scollo

Luoghi citati: Bologna, Montecarlo, Stoccarda, Torino