VENTITRÉ ESERCIZI DI STILE

VENTITRÉ ESERCIZI DI STILE AL CAFE' PROCOPE VENTITRÉ ESERCIZI DI STILE In scena brani di Queneau per la regia di Anna Cuculo SULLA S, in un'ora di traffico. Un tipo di circa ventisei anni, cappello floscio con una cordicella al posto del nastro, collo troppo lungo, come se glielo avessero tirato...»: è il primo dei famosi novantanove «Esercizi di stile» scritti con funambolismo verbale da Raymond Queneau nel 1947 e poi altrettanto magistralmente tradotti con anni di lavoro da Umberto Eco. Adesso, dopo aver più volte stuzzicato non solo i semiologi ma anche i teatranti con Paolo Poli in testa, arriva l'ultimo lavoro di Anna Cuculo, che ha scelto proprio Queneau per dirigere il Teatro del Baratto in una coproduzione con l'Anna Cuculo Group, giovedì 12 novembre alle 22,30 al Cale Procope di via Juvarra, 15. Sarà un'anteprima, sessanta minuti filati di pura forma, dove «la modalità di comunicazione prevale sul messaggio imponendosi, mostrando da un lato l'abisso di un vuoto comunicativo, dall'altro il gioco dell'auto compiacimento», spiega la Cuculo, che non sarà però sul palco. A reggere i ventitré «esercizi» scelti sui novantanove, a modulare cioè per ventritré volte in modo diverso la storiella banale e quotidiana dell'uomo salito sull'autobus e poi «spintonato ogni volta che passa qualcuno», saranno Luciano Caratto e Matteo Negrin, il primo voce recitante e il secondo alla chitarra. Musica e parola, in questo spettacolo patrocinato dalla Regione Piemonte, saranno infatti alla pari, mentre le scene di Anna Giuliano rispecchieranno le geometrie futuriste di inizio secolo, «ora che siamo in un secondo futurismo di fine Anni 90», dice ancora la Cuculo. Per informazioni telefonare allo 011/540.675. [m. s.] Luciano ( 'limilo <• Matteo ]\egi in in scena al ( 'aji'' Procope

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