CINZIA, DONNA DA RIDERE

CINZIA, DONNA DA RIDERE CINZIA, DONNA DA RIDERE «Strana forte la gente» dal 12 una tragedia comica della Leone TREDICI trasmissioni televisive, nove spettacoli a teatro, nove film: sono queste le cifre - che parlano da sole - di Cinzia Leone: l'attrice romana questa settimana sarà a Torino ad inaugurare, giovedì 12 novembre, la mini-stagione «Donne da ridere» al Teatro Erba. Trentanove anni, una carriera già consistente alle spalle, una grave malattia anni fa che l'ha allontanata dalle scene per qualche tempo e dalla quale è uscita con maggior grinta, la Leone è conosciuta dal grande pubblico per il suo lavoro in tv. In questo periodo la si può vedere a «Domenica in» su Ramno, e alla «Posta del cuore», la trasmissione domenicale di Sabina Guzzanti su Raidue. Ma il suo grande amore è il palcoscenico. «A volte sono tentata di fare una scelta definitiva, proseguire la mia strada soltanto con i miei spettacoli - confessava in un'intervista - Il cinema e la televisione che si fanno adesso non mi appartengono per niente». All'Erba fino a domenica 15 novembre porta la sua ultima fatica, «Strana forte la gente (soprattutto a Colono», un'«aspirante tragedia» nella quale tocca i temi più vari del nostro tempo, dai pacheggi alle segreterie telefoniche, dal consumismo alle truffe, dal sistema economico ai pedofili. Il suo è un teatro «interattivo e terapeutico»; la sua filosofia, «una risata ci aiuterà». Lei, da parte sua, si dice «una disadattata sociale»: «Faccio molta fatica ad accettare la realtà che mi circonda», spiega. E la «terapia» appunto, è il riso: «La risa- ta nasce sempre da un dolore, da un disagio, da un'incertezza, però è una soluzione straordinaria a tutte le nostre ferite». A proposito di risate, la rassegna femminile dell'Erba proseguirà poi con altri due appuntamenti: con Grazia Scuccimarra, in «Ho perso il filo», dal 24 novembre, e con Francesca Reggiani, un'altra attrice della «Posta del cuore» tv, in «Te lo giuro sui Beatles», dal 18 febbraio. Ancora in questa settimana, martedì 10 novembre alla Sala Majakovskij di Hiroshima Mon Amour, per la stagione «Mito Cabaret», ci sono Manuela Tamietti e Giampiero Perone. I due attori propongono «Very eroy»; tema, il contrasto uomodonna portato all'eccesso. Marito e moglie, fidanzati o perfetti sconosciuti? E' lo stesso. L'aspirazione, sempre sconfitta, è tentare di comunicare. Invano? Cristina Caccia ( Cinzia Lentie. A desini Bob Noceti e sotto Gianni Loby Nello foto in alto Ernesto Calindri insieme con Liliana Feldmann

Luoghi citati: Hiroshima Mon Amour, Torino