Con il tazarotene una nuova cura

Con il tazarotene una nuova cura PSORIASI Con il tazarotene una nuova cura LA vitamina A (trans-retinoio) svolge un ruolo determinante nel meccanismo della visione (la carenza assoluta provoca cecità) ed è anche indispensabile per un regolare sviluppo dei tessuti epiteliali in genere. Infatti alcuni derivati della vitamina A (retinoidi) trovano impiego nel trattamento di lesioni pre-cancerose cutanee, bronchiali, vescicali. L'efficacia dei retinoidi però è tenuta a freno dagli effetti secondari spiacevoli che si verificano soprattutto nelle donne in età fertile (sono teratogeni) e nei pazienti con problemi epatici o alterazioni dell'assetto lipidico. Di conseguenza le ricerche attuali sono orientate verso la messa a punto di molecole di retinoidi più attive con minori effetti collaterali. Un risultato positivo è stato rag- giunto dai laboratori di ricerca Allergan (Irvine, California) con la scoperta di un derivato sintetico (definito «tazarotene, retinoide acetilenico») che agisce per via locale. In altre parole, questa molecola viene assorbita dalla pelle (va in circolo a dosi bassissime, e quindi evita gli effetti indesiderati), si lega a specifici recettori e si è dimostrata valida per dermatosi caratterizzate da iperproliferazione cellulare come la psoriasi. Ovunque nel mondo, si manifesta con le caratteristiche chiazze rosse, di forma e grandezza variabile, ricoperte da squame lamellari, secche e biancastre. Si presenta in varie forme con evoluzioni più o meno gravi (a chiazze, pustolosa, guttata: a volte si accompagna ad artropatia). Esiste certamente una predisposizione genetica. Un contributo notevole alla comprensione di questa fastidiosa malattia (che incide nella vita di relazione) proviene dalle ricerche sui meccanismi immunologici. Si è visto che i linfociti T, presenti nel derma, producono diversi mediatori chimici (citochine) i quali stimolano la proliferazione di particolari cellule (cheratociti) destinate alla produzione di cheratina (rappresenta lo scheletro della cellula). Lo scatenamento della psoriasi potrebbe essere dovuto a proteme di origine streptococcica (esempio: un'infezione faringea) oppure a particolari stress. Secondo Nicholas J. Lowe (School of Medicine, Los Angeles) il nuovo farmaco blocca e normalizza l'iperproliferazione cellulare: dopo 12 settimane di trattamento il 70% dei pazienti ha avuto beneficio dalla terapia e nel 50% dei pazienti trattati i benefici si mantenevano anche dopo 12 settimane dalla sospensione del trattamento. Renzo Pellati

Persone citate: California, Nicholas J. Lowe, Renzo Pellati

Luoghi citati: Los Angeles