Amore da rinoceronte
Amore da rinoceronte PRESUNTI AFRODISIACI Amore da rinoceronte Le tante leggende dure a morire IL famoso Viagra è ormai in libera vendita anche da noi. E gli acquirenti si cullano nell'illusione che sia un potente afrodisiaco. Anche se autorevoli voci l'hanno smentito in tutti i toni. Ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Non è la prima volta che accade. Si è sempre fatto un gran parlare del corno di rinoceronte che, ridotto in polvere, si vende a peso d'oro sui mercati d'Oriente. Come sia nato questo antichissimo mito del suo potere afrodisiaco, è un mistero. Non è escluso che-sia scaturito dall'osservazione dell'accoppiamento (che nei rinoceronti, può durare anche un'ora e mezzo) durante il quale il maschio eiacula una cinquantina di volte. Ma le ricerche sperimentali hanno dimostrato in maniera inconfutabile che il potere afrodisiaco del corno è una leggenda campata in aria, senza nessun fondamento scientifico. Comunque il prodotto animale più ricercato come afrodisiaco in Oriente non è il corno di rinoceronte, bensì una speciale secrezione del mosco moschifero (Moschus moschiferus), stretto parente dei nostri cervi - appartiene alla stessa famiglia - ma stranamente privo di corna, che vive nelle foreste montane dell'Asia orientale. Il maschio di questo mammifero possiede nella regione genitale una ghiandola grande come una pallina da golf che entra in funzione nella stagione degli amori e secerne un li quido vischioso dal forte odore di muschio. Questa secrezione è il prodotto di origine animale più co stoso del mondo. Lo si vende a un prezzo quadruplo di quello dell'oro. Solo il mercato giap ponese assorbe l'ottanta per cento della produzione mondiale. Naturalmente,' datò il suo prezzo elevato, non acces sibile a tutte le borse, il consumatore ne compra solo pochi grammi e lo mescola con altri ingredienti meno costosi. Dicono che il risultato sia altrettanto efficace, nonostante la diluizione. Ma la gamma degli afrodisiaci o presunti tali è molto ampia. Si estende ai serpenti, ai millepiedi e ai gechi. Facilissimo nei ristoranti della Corea del Sud degustare il brodo di serpente. Lungo le pareti si allineano in bella mostra le gabbie stracolme di rettili, in prevalenza velenosi. Sono i più cari, ma si dice siano anche i più efficaci come stimolanti sessuali. Una piccola coppa di brodo di quei serpenti, uno dei piatti più costosi del menu, è considerata un insuperabile filtro d'amore. Sempre allo stesso scopo si vendono in Oriente a decine di migliaia i millepiedi e i gechi, opportunamente disseccati e ridotti in pillole. La medicina tradizionale cinese approfitta poi largamente della «mangiatrice di uomini» per eccellenza, la tigre. Se ne usano il sangue, il grasso, le ossa, ma soprattutto il pene, che costituirebbe, secondo la credenza locale, la miglior ricetta per mantenere a lungo la virilità. I vecchi cinesi ne fanno grande uso. Lo comprano disseccato, lo fanno macerare per settimane o per mesi nel vino o nel whisky e centellinano qualche goccia della miracolosa be vanda ogni sera prima di coricarsi. In qualche ristorante di Bangkòk'sr può'avérè"sT5tt0banco una porzionè'di brodo di pe ne di tigre. E' un trattamento di favore che il proprietario riser va ai clienti più danarosi. C'è una richiesta frenetica di questo prodotto sui mercati d'Oriente. Per soddisfarla non bastano certo gli esemplari che i bracconieri riescono a uccidere in barba alla legge che considera la tigre specie protetta. Alla scarsezza del materiale genuino (in natura sono rimaste fra le cinque e le settemila tigri), si supplisce con un surrogato. Si fa passare il pene del gatto domestico per quello di tigre e così i compratori sono contenti e gabbati. In un solo caso l'uomo è riuscito a scongiurare l'estinzione di un animale selvatico: nel caso del cervo comune, le cui corna sono considerate la materia prima più diffusa per combattere i languori virili. Le corna arrivano dalla Nuova Zelanda dove gli allevamenti hanno preso piede oltre vent'anni fa e rendono benissimo. I cervi costituiscono meno del venti per cento del bestiame, ma producono l'ottantacinque per cento delle entrate. Il motivo sta nel fatto che i nobili animali vengono fatti riprodurre non per la produzione della carne, ma per le corna, che vengono tagliate e ricrescono ogni anno. Indubbiamente però sono assai più numerosi i casi in cui la domanda continua di afrodi siaci contribuisce pesantemen te alla decimazione delle più spettacolari specie asiatiche. Negli ultimi cinquantanni si sono estinte tre delle otto sot tospecie di tigri. E cioè la tigre del Bàli (Panthera tigris balica), la tigre del Caspio (Panthera ti gris virgata) e quella di Giava (Panthera tigris sondaica). Ri schia l'estinzione la tigre della Cina (Panthera tigris amoyensis), di cui rimane solo una trentina di esemplari, mentre quella di Sumatra (Panthera tigris sumatrae) ne conta forse quattrocento. Senza parlare della tigre siberiana (Panthera tigris altaica), il gigante della famiglia, sulla quale non si hanno dati precisi, data la confusa situazione polìtica della Russia attuale. La sorte del rinoceronte non è certo più rosea. Allarmante quella del rinoceronte di Suma¬ tra (Dicerorhinus sumatrensis) e del rinoceronte di Giava (Rhinoceros sondaicus), molto vicini all'estinzione, il secondo specialmente. Quanto al rinoceronte nero (Diceros bicornis) ce n'erano ancora in Africa sessantamila negli Anni Settanta. Ne sono rimasti oggi due o tremila soltanto. Riguardo al mosco moschifero,sdhc^dCDia"ch"rse-rre uccidano ogni anno illegalmente almeno diecimila esemplari. E' vero che dal 1958 sono sorti in Cina alcuni allevamenti da cui si ri¬ cava la sostanza preziosa senza uccidere gli animali, ma la produzione è assolutamente insufficiente. Prova ne sia il fatto che si continua a importare nel Paese la secrezione ricavata dai selvatici, intaccando così il patrimonio naturale della specie. Ma questi cosiddetti afrodisiaci fanno aumentare davvero ir piacere? E' molto in dubbio. Una cosa però è certa. Fanno diminuire la fauna. Isbella Lattes Coifmann Ma la sostanza piùricercata in Orienproviene da una specie di cervo La secrezione del mosco moschifero è l'«erotizzante» più costoso del mondo onte rire
Persone citate: Lattes Coifmann, Suma
Luoghi citati: Africa, Asia, Cina, Corea Del Sud, Nuova Zelanda, Russia
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