Com'è lontano Di Bella di Piero Bianucci

Com'è lontano Di Bella Com'è lontano Di Bella LA Giornata nazionale per la Ricerca sul Cancro che si celebrerà domenica 8 novembre arriva dopo nove mesi di clamore giornalistico, giudiziario e politico intorno alla terapia Di Bella. E dopo un mese di imbarazzato silenzio. Un mese che però sembra aver distanziato di decenni tutta la vicenda. La somatostatina ammuffisce negli scantinati. Chi si ricordai più le maratone in diretta pilotate da Mentana e Costanzo su Qanale 5? Chi il libro di Bruno Vespa sul professore di Modena, eroe solitario contro il Potere Oncologico? Chi le piazze con i malati incatenati? E il pretore di Maglie che «prescrive» la terapia? O il ministro Bindi che abbraccia Di Bella in tv e gli accorda la sperimentazione? Ora i magistrati d'assalto sono alle prese con il doping sportivo e Vespa con il Superenalotto: nel suo «Porta a porta» non vengono più malati terminali ma Raffaella Carrà e giocatori d'azzardo. Sono passati pochi mesi, ma siamo già in un'altra era. Così va il mondo dei mass media. Eppure la storia, benché rimossa, non è né finita né senza conseguenze. Di Bella respinge le conclusioni della sperimentazione sull'inefficacia della sua cura. Molti malati scoprono di avere sperato invano e forse di aver rinunciato a cure utili. L'erario ha qualche miliardo in meno e le multinazionali farmaceutiche qualche miliardo in più. All'estero l'immagine della ricerca italiana ha subito un colpo duro, quando non ha suscitato ilarità. Con tutto ciò, si riprende la strada. Che è lunga e difficile. Ogni tumore è una malattia a sé. Biologia molecolare, chirugia, chemioterapia, radioterapia, immunologia devono cooperare. Si va avanti a piccoli passi. In molte direzioni. Collaborando su scala mondiale. Per farsene un'idea basta scorrere in questa pagina l'articolo che riguarda l'inaugurazione, anch'essa prevista per domenica, del Parco della Ricerca Oncologica di Candiolo-Torino: il nuovo Istituto ha già rapporti con Harvard, Cambridge, Uppsala, Heidelberg, Parigi. Nella scienza il «genio incompreso» non esiste più. E tanto meno in oncologia.— Piero Bianucci

Persone citate: Bindi, Bruno Vespa, Di Bella, Heidelberg, Raffaella Carrà, Vespa

Luoghi citati: Cambridge, Candiolo, Mentana, Modena, Parigi, Torino