QUANDO AD INDAGARE E' HIERONYMUS BOSCH

QUANDO AD INDAGARE E' HIERONYMUS BOSCH QUANDO AD INDAGARE E' HIERONYMUS BOSCH GHIACCIO NERO Michael Connely Hobby & Work pp. 332 L 14.000 L nuovo, incontrastato, re dell'hard boiled è senza dubbio Michael Connelly: giornalista di nera e di giudiziaria al Los Angeles Time, si è aggiudicato l'Edgar nel 1993 ed è stato finalista al Premio Pulitzer nel 1987. Metà Chandler, metà Spillane ha una scrittura ruvida, diretta, spesso onomatopeica del dolore e dell'indignazione. Dura come il suo sbirro, Hieronymus (Harry) Bosch, inevitabilmente metà Marlowe, metà Hammer. Basta leggere le righe del fosco passato da cui emerge come il sopravvissuto di un lontano naufragio: padre (per vent'anni) sconosciuto. Madre divisa tra marciapiede, alcol e droga. Domicilio: una lunga serie di orfanotrofi dopo che le autorità lo avevano tolto alla custodia materna. Poi, un giorno, «la direttrice del McClaren gli disse che le visite erano finite perché mamma era morta. Lui non prese la notizia come un ragazzino di undici anni. Fuori, non mostrò nulla. Ma, durante l'ora di nuoto, scese nel punto in cui l'acqua era più profonda ed urlò così forte e tanto da temere lui stesso che il rumore potesse uscire in superficie». Dopo, venne considerato un DpA (un Disponibile per l'Adozione). «Cominciò i di pun'autentica processione di case dove veniva fatto sentire come in prova. Quando le aspettative non erano soddisfatte, toccava ad un'altra casa e ad un altro paio di giudici: bisognava sempre alzarsi con le spalle diritte e sorridere quando gli Sceglitori attraversavano il dormitorio». C'è solo il Vietnam nel futuro di Hieronymus Bosch, ragazzo senza speranza e senza identità: «Sua madre gli aveva detto una volta che quello era il nome di un pittore, i cui quadri, vecchi di cinquecento anni, erano ritratti perfetti della Los Angeles moderna, un panorama d'incubo affollato di predatori e di vittime». Ma persino il Vietnam per lui è più «speciale» che per gli altri: viene immediatamente trasformato in un «topo», uno di quei ripulitori di gallerie minate dai «charlie», tomba fatale per quasi tutti quelli che vi entrano. Incallito, e sfuggito quasi per caso alle grinfie (iella morte e della foiba, rientra in patria e trova lavoro nell'elite poliziesca della «Rapine-Omicidi» di Los Angeles per esserne in breve sbattuto fuori da quelli degli «Affari Interni» che vedono come fumo negli occhi la sua poco politica indipendenza ed onestà. L'approdo finale è dunque la «Divisione Hollywood» reparto feccia degli investigatori perduti. La scusa? L'uccisione di un killer responsabile di undici efferati omicidi, colpito mentre cercava di prendere qualcosa sotto un cuscino. Solo che al posto di una pistola era stato trovato un parrucchino. Questo dunque il brodo di coltura in cui Michael Connelly ha fatto nascere (e crescere), come una sorta di germe buono, il suo Hieronymus Bosch. E la scelta di Hobby & Work di riproporlo (appare in sei romanzi, bestseller da anni negli Stati Uniti) riempie un vuoto inspiegabile. Per ora sono usciti due GHIACCIO NERO Michael Connely Hobby & Work pp. 332 L 14.000

Persone citate: Hammer, Hieronymus Bosch, Marlowe, Michael Connelly, Michael Connely, Pulitzer, Spillane

Luoghi citati: Los Angeles, Stati Uniti, Vietnam