Arrivano le 35 ore per i parastatali

Arrivano le 35 ore per i parastatali Accordo sul nuovo contratto con un aumento di 144 mila lire. D'Antoni: importante la flessibilità Arrivano le 35 ore per i parastatali Billia: Inps anche la domenica ROMA. In cambio di una maggiore flessibilità dell'orario di lavoro nei servizi cruciali, le 35 ore entrano senza drammi nel nuovo contratto dei 70 mila dipendenti parastatali siglato all'alba di ieri dall'Aran e dai sindacati confederali ed autonomi, tranne Dirstat e Fas. E Gianni Billia, presidente dell'Inps, il maggiore degli enti pubblici non economici, annuncia subito una novità importante resa possibile, appunto, dall'introduzione delle 35 ore per i lavoratori a turno: gli sportelli al pubblico potranno restare aperti anche di domenica e negli altri giorni festivi in base ad intese da definire a livello locale in relazione alle effettive necessità delle diverse realtà territoriali. «Dobbiamo andare - precisa Billia - verso una struttura dei servizi in funzione delle esigenze della clientela. E se il pubblico e il privato devono muoversi in sinergia per la competitività globale, anche i modelli organizzativi non possono che essere sempre più simili tra loro. Dove c'è domanda, dunque, bisogna seguire l'andamento della società». Ma la riduzione dell'orario a 35 ore per i turnisti non è il solo fatto di rilievo di questo rinnovo contrattuale, giudicato anche per altri versi «fortemente innovativo» pur nel rispetto del «tetto» di inflazione programmata del 3,3% nel biennio '98-'99. Fra gli altri punti principali: Aumento salariale. L'aumento salariale medio mensile lordo sarà di 144 mila lire nel biennio, ripartito in quattro tranches: come «tabellare» 45 mila lire dal 1° novembre '98 e 38 mila lire dal 1° giugno '99; come «accessorio» 28 mila lire dal 1° maggio '99 e 33 mila lire dal 31 dicembre '99, cioè in pratica dal gennaio 2000. L'incremento tabellare è calcolato sul 7° livello. Contrattazione decentrata. Questo istituto, da lungo tempo acquisito negh accordi del settore privato, viene ora introdotto per la prima volta nel parastato, come è già avvenuto nei rinnovi dei contratti per oltre 1 milione di dipendenti dei ministeri e degli enti locali. Consentirà, ad esempio, di contrattare la flessibilità dell'orario, ridotto a 35 ore per i lavoratori a turno, al fine di attuare servi¬ zi più efficienti e adeguati, nonché l'apertura anche nei giorni festivi. Ordinamento. La divisione del personale in tre aree permetterà agli enti di realizzare una più moderna collocazione delle professionalità ed una più flessibile organizzazione del lavoro. E' l'Aran che giudica il rinnovo per i parastatali «fortemente innovativo», ma anche i sindacati esaltano questo aspetto che, peraltro, non contrasta con l'impegno a rispettare il rigore dei conti pubblici. Soddisfatto Gian Paolo Patta, segretario confederale della Cgil: «E' un buon contratto. Ora ci sono tutte le condizioni per entrare nella fase finale della stagione contrattuale, a cominciare dalla sanità e dalla scuola. Quest'ultimo rinnovo, in particolare, sarà delicato perché dovrà accompagnare un importante processo di riforma destinato a mutare in mi- sura consistente i tradizionali ruoli di insegnanti, presidi e apparato ministeriale». E' un contratto, sottolinea il segretario generale della Cisl-funzione pubblica Rino Tarelli, che segna la fine di un percorso, quello dell'aziendalizzazione degli enti, per aprire una fase nuova strettamente collegata alle riforme Bassanini. Per la Uilpa il segretario generale Salvatore Bosco pone l'accento sull'importanza del nuovo ordinamento che renderà flessibile la gestione delle risorse umane nel diffìcile momento della ristrutturazione e dell'ammodernamento della macchina statale. Negativa, invece, la valutazione di Dirstat e Fas: è un «contratto truffa». Dal decollo delle 35 ore nel parastato il leader della Cisl Sergio D'Antoni trae spunto per ribadire come sia importante che sulla materia non ci sia una legge rigida. «Sarebbe - afferma - contro ogni principio di dinamica contrattuale. La legge deve avere solo un compito di sostegno. Quindi, nei settori dove la riduzione si può praticare con la necessaria flessibilità, ben venga; anzi io credo sia di aiuto ad una maggiore efficienza». D'Antoni insiste, poi, sulla necessità che si arrivi a concludere in tempi brevissimi l'intera partita contrattuale del pubblico, anche per dare un contributo alla distensione generale dei rapporti sociali, giudicata essenziale per rilanciare sviluppo ed occupazione. Gian Cario Fossi DEB IMPENDENT! PUBBL1CB PERSONALE Dl RUOLO, NON Dl RUOLO E TEMPORANEO DISTRIBUITO PER CATEGORIE MINISTER! 282.017 SEGRETARICOMUNALIE PROVINCIAL! 6342 AZIENDE AUTONOME 273.380 SCUOLA 1.123.47* UNIVERSITA' 104.683 CORPI Dl POLIZIA 324.601 FORZE ARMATE 148.244 MAGISTRATURA 8486 CARRIERA DIPLOMATICA 8*7 CARRIERA PREFETTIZIA 1738 SmORI STAT ALE 2.276.834 1ENTIPUBBUCI NON ECONOMIC! 70.048 REGIONI ED ENTI LOCALI 699.903 SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE 702.243 , ISTITUZIONI ED ENTI Dl RICERCA 17.317 MTfORI PUBBLICO 1.439.413 T07ALE 3.766.247

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