Scambio di salme, muore di dolore

Scambio di salme, muore di dolore Udine, uccisa da un infarto una donna di 49 anni. L'errore in ospedale Scambio di salme, muore di dolore Riesumano il cadavere, non era quello di suo padre UDINE DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Aveva continuato a rodersi nel dubbio che le spoglie seppellite nella tomba di famiglia non fossero quelle del padre pensionato; e il sindaco le aveva dato ascolto. Ieri la riesumazione, la conferma di un macabro quanto involontario scambio di salme e la morte per infarto della figlia inconsolabile, che non ha retto all'ennesimo choc. E' accaduto a Castions di Strada, nella Bassa friulana. A morire di dolore è stata Nives Basello, 49 anni, casalinga. Si era sentita male dopo avere gettato uno sguardo all'interno della bara riaperta dal medico legale Pier Luigi Marcuzzi. Il mesto ritorno a casa, accompagnata dal fratello GianPietro e quando sembrava essersi poco poco ripresa, il malore fulminante, che le è risultato fatale. Nella salma tumulata il giorno dei Santi, Nives non aveva riconosciuto il volto e le sembianze di Volier Basello, il padre agricoltore, morto a 78 anni, per malattia, all'ospedale di Palmanova, il 30 ottobre. Lo stesso giorno, in un'altra stanza del nosocomio della città stellata, era spirato Amelio De Sabbata, 83 anni, originario di Torviscosa. Ora è stato accertato che lo scambio di salme era avvenuto il giorno prima della sepoltura, per «un impensabile errore» come lo ha definito Piero Pullini, il direttore generale della Azienda Sanitaria Locale da cui l'ospedale di Palmanova dipende. Nives non era stata la sola a covare nel cuore, oltre al dolore per il padre perduto, il dubbio che la salma riconsegnata ai famigliari perché avesse sepoltura, non fosse quella del congiunto. Come il fratello, era rimasta impressionata dal fatto che non fosse stata individuata nel corpo ricomposto, del padre, la grande cicatrice conseguente ad un recente intervento chirurgico. Ed era rimasta sconcertata di fronte al fatto che fosse stata accertata la presenza di una pur limitata dentatura, quando da tempo il padre aveva adottato una pro¬ tesi. La testimonianza di un'infermiera del paese, che conosceva bene il defunto, e di una parente di un altro malato degente nella stessa stanza di Basello, l'avevano rafforzata nella sua incertezza, nel suo dubbio. Gli amici avevano reso omaggio alla salma sabato, nella cella mortuaria, ed era ancora lui, Volier Basello. Lo scambio di salme era dunque avvenuto in quelle ore e la bara di Basello aveva preso la via di Torviscosa, dove era stata sepolta al posto di Amelio De Sabbata. La figlia si era confessata con il sindaco del paese, Roberto Nardini, si era mossa la procura di Udine e la riesumazione delle salme scambiate era stata autorizzata. Ieri l'azienda sanitaria ha porto le scuse alle famiglie: «Scuse - ha detto il direttore - che non vogliono essere un formale adempimento, ma una partecipazione sentita». Ma Nives Basello non ha retto al dolore. Michele Meloni

Luoghi citati: Castions Di Strada, Torviscosa, Udine