Lo schiaffo di Parigi

Lo schiaffo di Parigi Lo schiaffo di Parigi «Netanyahu sfrutta le tragedie per non rispettare gli impegni» PARIGI. Per la Francia l'attentato al mercato di Gerusalemme dimostra l'urgenza di dare attuazione agli accordi della Wye Plantation. «Tutto dipende da ciò che vogliono i dirigenti israeliani, che trovano sempre eventi tragici per giustificare un atteggiamento dilatorio», ha spiegato il rninistro degli Esteri di Parigi, Hubert Vedrine, commentando la decisione di Netanyahu di sospendere la ratifica dell'intesa raggiunta il mese scorso con i palestinesi. Per Vedrine le autorità dello Stato ebraico «devono prima cominciare ad applicare gli accordi di Wye Planyation, che hanno sottoscritto, se vogliono davvero rilanciare il processo di pace». Il responsabile del Quai d'Orsay ha condannato questo ennesimo attentato e ha sottolineato «il coraggio» dimostrato da Netanyahu e Arafat per giungere alla recente intesa. Pronta replica dell'ambasciatore di Israele a Parigi, M. Eliahou Ben Elissar, che ha definito «dure» le affermazioni del ministro degli Esteri francese, in riferimento soprattutto all'accusa che «gli israeliani utilizzano sempre degli avvenimenti tragici per giustificare la loro propen¬ sione a rinviare». L'ambasciatore ha dichiarato a radio «France-Inter» che Israele «è decisa ad applicare alla lettera gli accordi di Wye Plantation». L'attentato è stato anche fermamente condannato dalla Gran Bretagna. Un comunicato del Foreign Office afferma che il Regno Unito «condanna fermamente l'attentato perpetrato con un'autobomba a Gerusalemme». «Attacchi terroristici come questo sono portati avanti da estremisti determinati a minare la causa della pace», afferma il comunicato che riprende una dichiarazione del sottosegretario al Foreign Office Derek Fatchett. «E' di vitale importanza che non venga consentito a costoro di conseguire i loro obiettivi, e noi rivolgiamo un appello ad entrambe le parti perché tengano fede agli impegni che derivano loro dagli accordi di Wye Plantation», conclude il comunicato. [Agi-Ansa]

Persone citate: Arafat, Derek Fatchett, Hubert Vedrine, Netanyahu, Vedrine