LA LEZIONE DI GIULIO DE BENEDETTI

LA LEZIONE DI GIULIO DE BENEDETTI RICORDO DI SCALFARI LA LEZIONE DI GIULIO DE BENEDETTI Una scuola materna intitolata a Giulio De Benedetti, per 20 anni direttore della «Stampa», e costruita con i fondi raccolti dopo l'alluvione del 1994 dalla Fondazione Specchio dei tempi, è stata inaugurata ieri ad Asti. Insieme con una delegazione del giornale, e con le autorità cittadine, alla cerimonia hanno preso parte Eugenio Scalfari, genero di De Benedetti, con la moglie Simonetta e la figlia Donata. Pubblichiamo il testo del discorso di Scalfari. CHI potrebbe più di me dire molte cose, è mia moglie Simonetta, la figlia di Giulio De Benedetti. Io non ho mai lavorato con lui da giornalista, ma l'ho visto lavorare, molto, perché noi venivamo a Torino l'estate, tutte le vacanze, Natale e in tante altre occasioni, e vedevo soprattutto quando faceva «Specchio dei tempi». «Specchio dei tempi» cominciò, se non ricordo male, nel '53-'54 e in qualche modo già dalla titolazione rispecchiava quello che era un programma giornalistico ed editoriale, cioè essere lo specchio di una città, di una regione e non soltanto, perché «La Stampa» diventò un giornale nazionale proprio negli anni della direzione di De Benedetti. Lui aveva degli strani orari, incominciava a leggere [.giornali la mattina, poi-andava alla «Stampa», e poi dopo nell'intervallo del pomeriggio, con la macchina, andava nella sua casa di campagna, a Rosta, vicino a Rivoli; dove faceva delle grandi passeggiate nel bosco, che sono diventate leggendarie perché lì ci sono dei boschi molto vasti, dove spesso si perdeva, o faceva finta di perdersi. Specialmente quando l'accompagnavo io, ed era inverno sotto la neve, io ero abbastanza più giovane di lui, e lui faceva finta di essersi perso e mi faceva fare dei giri lunghissimi, nel freddo e nella neve, raccontando «La Stampa», perché il giornale era una passione per lui. Poi tornava a casa, lì in campagna, si metteva alla sua scrivania e lì sceglieva le lettere, che arrivavano a centinaia a «Specchio dei tempi». Ma lo spazio che aveva era per tre, quattro, cinque lettere. De Benedetti sceglieva quelEugenio Scalfari CONTINUA A PAG. 8 PRIMA COLONNA

Persone citate: De Benedetti, Eugenio Scalfari, Giulio De Benedetti, Scalfari

Luoghi citati: Asti, Rivoli, Rosta, Torino