«Merito di Croce se la scoprii» di Alessandro Galante Garrone

«Merito di Croce se la scoprii» GALANTE GARRONE «Merito di Croce se la scoprii» D vi e Egidio Meneghetti ES1DERO soltanto accennare, in questo personale ricordo, al mio primo incontro ideale con Joyce Salvadori, che aveva tre anni meno di me. E fu quando apparve su La Critica, una recensione di Benedetto Croce, riboccante di simpatia, sul breve libro di Liriche della ancora ignota scrittrice. Mi procurai il volumetto e capii Derché il filosofo aveva sentito la necessità del suo insolito richiamo di quei versi sulla rivista, che allora era per noi come un vangelo. Così nacque la mia simpatia per l'autrice, grazie anche a quella di cui allora godeva il filosofo napoletano, tra molti di noi giovani. Cera, in quei versi, un indomito spinto di libertà: lo stesso spinto impetuoso che traspirava allora anche dagli opuscoli di Emilio Lussu, che giungevano clandestini dalla Francia. E tutto, in quelle liriche, era detto con semplicità e chiarezza: quella chiara semplicità dello stile, come diceva benissimo Salvemini, era il segno della «integrità morale della mente». Su questo punto (una volta tanto) Croce e Salvemini andavano pienamente d'accordo. Questa qualità di stile la ritroveremo sempre nelle pagine di Joyce, unita al calore della sua prorompente passione, alla sincerità estrema, che l'avrebbe accompagnata per tutta la vita. Per questa ragione, più di ogni altra, fin dal primo momento, cioè per quei versi semplici e puri, e poi per le prose infuocate sempre di passione, essa mi fu cara, fin dal primo momento, in cui sapevo ancora poco o nulla di lei; e tale rimase sempre, per me e per mio fratello Carlo, che la incontrò invece più volte fino all'anno scorso, quando egli morì. Quel che più di tutto ci colpì, in quella donna battagliera, fu l'assoluta intransigenza del carattere. E' questa la lezione più alta che Joyce ci ha lasciato. Il ricordo di questa donna pugnace non potrà mai cadérmi dalla mente. Alessandro Galante Garrone me^J

Persone citate: Benedetto Croce, Egidio Meneghetti, Emilio Lussu, Galante Garrone, Joyce Salvadori, Salvemini

Luoghi citati: Francia